Pubblicato il: 12/09/2018 alle 13:11
“E' difficile accogliere con soddisfazione l'accordo raggiunto tra Anci e Governo sui fondi per le periferie, sebbene vada fatto un plauso alle parti per aver trovato un punto di mediazione”. Lo afferma il sindaco di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo, componente del direttivo regionale di Anci Sicilia in merito all'impegno assunto dal Governo con l'associazione dei comuni italiani per spalmare in tre anni l'erogazione dei fondi del bando periferie attraverso un decreto che sarà approvato dopo il “milleproroghe” che alla Camera vedrà confermato il testo già approvato al Senato. Il bando periferie ha visto la partecipazione del comune di Caltanissetta che ha firmato a dicembre 2017 la convenzione con la presidenza del Consiglio dei ministri per i progetti di riqualificazione urbana e rigenerazione sociale del quartiere Santa Barbara per circa 9 milioni di euro.
“Il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, rassicura sulla salvaguardia dei fondi per tutti i progetti, sebbene non tutti potranno essere subito appaltati. Dal canto suo il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dichiara che per primi saranno finanziati i progetti in fase avanzata. Questi aspetti dovranno essere definiti nel primo decreto utile entro una settimana, vedremo”, dichiara il primo cittadino nisseno.
Il Comune di Caltanissetta, tramite l'ufficio tecnico, ha rispettato tutte le procedure e le scadenze secondo cronoprogramma. Entro giugno sono stati presentati 17 progetti definitivi e successivamente è stata chiesta la prima anticipazione del 20% per dare il via alle gare d'appalto. Entro il 15 settembre saranno inviati i progetti esecutivi.
“Valuto positivamente l'accordo raggiunto tra il governo e la rappresentanza dei comuni italiani per quanto riguarda i fondi previsti dall'articolo 1 comma 140 della legge di bilancio 2017 che finanziava la metà degli interventi, pari a 800 milioni di euro – conclude il sindaco Ruvolo -. La norma, impugnata dalla regione Veneto a guida leghista, verrà sanata in conferenza unificata Stato-Regioni-Autonomie locali, come del resto avevano già indicato i giudici della Consulta nella sentenza”.