Un progetto a breve e medio termine per rilanciare le sorti della società biancoscudata. Il sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo ha incontrato, insieme agli assessori Carlo Campione e Felice Dierna gli imprenditori cittadini e la dirigenza della Nissa per far sì che la città possa tornare a sostenere i colori della Nissa. "Per me è stato un grande piacere – ha detto il sindaco Giovanni Ruvolo – ringraziare i dirigenti che in un momento difficile per l'economia nissena utilizzano risorse proprie, non solo economiche ma anche di tempo, per mantenere viva la tradizionale casacca della Nissa che ancora oggi viene percepito, da fuori, come brand di qualità. La città sta attraversando un momento economico molto difficile per questo abbiamo voluto lanciare un appello attorno a questo progetto, che non è solo sportivo ma anche sociale, visto che la maglia della Nissa viene indossata da giovani che provengono da altri paesi e temporaneamente si trovano a vivere nella nostra città. E' un progetto di inclusione vero e concreto che utilizza lo sport con valore aggregante. Siamo venuti a conoscenza con piacere del fatto che qualche imprenditore è interessato al progetto perché la città deve essere rappresentata nel calcio da una squadra importante. Quello che stiamo facendo per il calcio lo stiamo facendo anche per altri sport perché è importante avere squadre che militino in squadre superiori. E' necessario però riunire le tante realtà per fare in modo che non ci siano realtà diverse e frammentate. In un momento difficile come questo l'appello è cercare la sintesi. Questo è l'appello che faccio a chi è nel mondo dello sport mentre agli imprenditori dico che valorizzare il territorio significa anche scommettere su alcuni progetti. Continueremo a spingere in questa direzione e so che alla fine qualche imprenditore sarà interessato". Soddisfatto il presidente della Nissa Michele Savoja. "Credo che le parole del sindaco siano state confortati – ha detto Savoja – per il solo fatto che ci ha già detto che ci sono imprenditori interessati. Anche se ritengo che sarebbe auspicabile il coinvolgimento di molte persone anche perché in questo modo il sacrificio economico non sarebbe pesante ma fattibile per tutti. La Nissa rappresenta per Caltanissetta un punto di riferimento. La città non ha squadre che militano in campionati dove dovrebbero militare squadre di città capoluogo di provincia. Se poi pensiamo che il calcio è lo sport più praticato e più amato ritengo che per la città e per gli imprenditori dovrebbe essere solo un piacere. Stiamo lanciando una campagna con tre tessere di sostenitore per contribuire".