Pubblicato il: 04/10/2018 alle 13:51
Continuano le indagini della polizia per fare luce sul caso del cadavere ritrovato l'11 settembre a Caltanissetta in contrada Palombara, zona di campagna alle spalle del Cefpas. Del cadavere erano rimaste soltanto ossa e lembi di pelle ma su questi stessi resti ieri pomeriggio è stata effettuata l'autopsia all'ospedale Sant'Elia. L'esame servirà a stabilire le cause della morte. All'interno degli indumenti era stato trovato un cartellino di riconoscimento appartenente a un giovane nigeriano di 33 anni ospite del centro di Pian del Lago. Ma la polizia vuole vederci chiaro. E per questo è stato disposto il test del Dna sui parenti dell'uomo. Certo è molto probabile che si tratti della stessa persona visto che l'ultima volta il nigeriano dei documenti era stato ricoverato al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Elia in giugno. Dal reparto l'uomo si era allontanato volontariamente, mentre veniva sottoposto ad esami diagnostici, e non vi aveva fatto più ritorno. E lo stato del cadavere sarebbe compatibile con quello di una persona deceduta da 3 mesi. Ma il caso in realtà non è mai stato chiuso visto che la polizia vuole andare fino in fondo e accertare che si tratti della stessa persona. Le analisi sul corpo serviranno invece a fare luce sulle cause della morte che secondo gli investigatori potrebbe essere avvenuta per cause naturali. Indagni complicate dallo stato del cadavere, ritrovato da una donna nel terreno di sua proprietà, ormai in avanzato stato di decomposizione e dilaniato dagli animali.