Pubblicato il: 24/10/2018 alle 18:56
“Siamo stati invitati ed abbiamo partecipato alla riunione indetta dalle organizzazioni dei commercianti finalizzata a far ripartire la "vertenza Gela" che di fatto rivendica crescita economica onesta e quindi libera dal cappio illegale e mafioso, convinti come siamo che sia l'illegalità sia la mafia tolgono dignità al mondo del lavoro ed opprimono la crescita economica attraverso la negazione dei diritti ai lavoratori, l'imposizione di forniture, guardanie, e tutta la vasta "famiglia delle estorsioni" che, a volte è in mano alla mafia, a volte fa parte di una cultura diffusa dell'illegalità che viola i contratti di lavoro a danno di centinaia di lavoratrici e lavoratori, i nuovi poveri”. E’ quanto affermano in una nota i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania in vista della manifestazione che ci sarà a Gela sabato prossimo per dire “basta” agli attentati incendiari.
“Cgil, Cisl e Uil sostengono la "vertenza Gela" e lo fanno schierandosi dalla parte della città onesta, che spera e lavora ogni giorno per il cambiamento, con coloro che prima di parlare di antimafia vivono nella piena legalità ogni giorno, con chi rivendica il potenziamento delle forze dell'ordine, con le tante ragazze e ragazzi che sperano di poter lavorare nella città nella quale sono nati, per realizzare tutto ciò abbiamo bisogno di una "economia libera" da ogni forma di ricatto. Sabato parteciperemo e ciò che oggi decidiamo di rendere pubblico, lo abbiamo detto ai Presidenti delle organizzazioni datoriali, cioè dei commercianti e degli artigiani con i quali staremo insieme per far ripartire la "vertenza Gela", che per noi (Cgil Cisl Uil) non si è mai interrotta, e per arrivare in brevissimo tempo a siglare con loro, presso la Prefettura di Caltanissetta, una "Carta di Intenti" che dia dignità alle lavoratrici, ai lavoratori ed ai commercianti che vivono nella piena legalità, sapendo che esistono i diritti ed i doveri ed entrambi vanno onorati. Alla politica, a tutti i partiti ed a tutti i livelli, chiediamo di "produrre fatti concreti” per una città nella quale si respira la puzza dell'abbandono. La politica, se vuole, può attivarsi per elevare la qualità della vita dei cittadini che indubbiamente passa dalla sicurezza urbana ed il lavoro, due temi centrali per la vita di ogni donna e di ogni uomo. Lottiamo da sempre per la libertà e la dignità, dei lavoratori e dell'economia, questo l'unico fronte antimafia del quale ci sentiamo far parte, questo l'unico utile per affermare la nostra ribellione e con questi obiettivi che i Presidente delle organizzazioni dei commercianti e artigiani hanno condiviso, costruiremo nelle prossime settimane una "Carta di intenti" per affermare che per essere dei veri uomini antimafia non bisogna commettere nessuna illegalità!”