Pubblicato il: 29/11/2018 alle 18:54
Commettevano furti negli appartamenti arrampicandosi attraverso i tubi per lo scolo dell’acqua piovana o del metano. Dopo essere stati arrestati nel marzo scorso, nell’ambito di un’operazione condotta dalla polizia e coordinata dalla procura con a capo il procuratore Fernando Asaro e denominata “Diabolik”, per tre personaggi già noti alle forze dell’ordine è arrivata la condanna. In manette finirono Nicolò Morello di 35 anni, Maurizio Smorta 23 anni e Michael Costarelli di 25. I tre sono stati condannati rispettivamente a 5 anni e 4 mesi di reclusione, 4 anni per Smorta e 2 anni e 8 mesi per Costarelli. La sentenza è stata emessa, nel processo celebrato con il rito abbreviato, dal Gup Paolo Fiore. In aula a sostenere l’accusa il Pm, Mario Calabrese.
I tre finirono in manette perché ritenuti i componenti di una banda dedita ai furti negli appartamenti di persone particolarmente facoltose. Fra i mesi di febbraio e aprile 2017, avrebbero portato a termine otto furti, sette a Gela e uno a Niscemi.Nicolò Morello, era già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, con precedenti per furto, rapina e ricettazione; Maurizio Smorta ha invece precedenti per lesioni personali, furto, rapina e ricettazione; e Michael Costarelli ha precedenti per rapina, lesioni personali e furto.
Le indagini partirono dall’arresto, risalente allo scorso 30 gennaio di un trentenne gelese pluripregiudicato. Le ulteriori indagini consentirono agli investigatori di ricostruire una catena di furti commessi a Gela e a Niscemi e di sgominare la banda. Per incastrare i tre, gli investigatori si sono avvalsi oltre che dei tradizionali metodi investigativi anche delle immagini delle telecamere dei sistemi di video sorveglianza collocate nelle vicinanze degli appartamenti che venivano razziati.
I componenti della banda negarono di essere gli autori dei furti ma gli elementi probatori in mano alla procura hanno permesso di incastrare i tre. Ieri la condanna, arrivata nell’arco di pochi mesi rispetto all’esecuzione delle misure di custodia cautelare. I tre rimangono in carcere. (Gds)