Pubblicato il: 30/11/2018 alle 19:46
Assolto con formula piena perché il fatto non sussiste. Si è concluso così il processo in cui era imputato Manuel Mosca, 28enne nisseno, denunciato il 23 giugno del 2016 per evasione dai domiciliari. Mosca infatti era stato sottoposto a regime dei domiciliari poiché coinvolto nell'operazione "Cobra". Quando i poliziotti erano andati nella sua abitazione, intorno alle 23, in un primo tempo avevano bussato ed erano andati via senza trovare nessuno. Dopo tre quarti d'ora però avevano fatto ritorno nell'abitazione di Mosca trovandolo in casa insieme a moglie e figlio. A quel punto era scattata la denuncia per evasione. Nel corso del processo il legale di Mosca, l'avvocato Massimiliano Bellini, è riuscito a dimostrare anche tramite le testimonianze dei poliziotti che in realtà il suo assistito si trovava in casa e che, semplicemente, non funzionava il campanello. In effetti infatti gli agenti avrebbero ammesso che da fuori non si sentiva il rumore del campanello e che solo dopo aver bussato con le mani era stato aperto. Se il Pm Rosaria Fiorello aveva chiesto un anno di carcere per il reato di evasione, il giudice Marco Milazzo oggi ha emesso sentenza di non colpevolezza perché il fatto non sussiste.