Erano in tutto una cinquantina ieri sera al sit-in di corso Vittorio Emanuele, indetto da quei commercianti che ritengono l'amministrazione comunale responsabile della crisi del commercio. Alla fiaccolata erano presenti alcuni commercianti del centro storico, diversi rappresentanti dei comitati di quartiere, alcuni esponenti politici del centro destra, e cittadini che hanno aderito alla protesta. "Noi siamo stati sempre presenti – dice Claudio Palazzolo, presidente provinciale della Federazione Italiana Settore Moda – abbiamo sempre cercato di collaborare con l'amministrazione ma poi abbiamo capito che non c'era nulla da cavare. Questa sera auspichiamo che un Natale così non si riveda più. Un Natale veramente triste, la città spenta, è chiaro che le persone che arrivano da fuori non sono motivate. Non è mai successo niente del genere. L'amministrazione comunale ha spento quasi quanto l'anno scorso per le luminarie ma devo dire che il risultato è modestissimo. Ci sono un quarto delle luminarie dell'anno scorso". A Claudio Palazzolo abbiamo chiesto se fare una protesta in periodo natalizio non possa rivelarsi un boomerang contro gli stessi commercianti. "Questo è un tema tirato fuori – dice Palazzolo – da qualche collega commerciante, ma devo dire che sono quelli che non hanno mai fatto nulla in questi cinque anni. Sono quelli che non hanno mai aderito ad alcuna protesta, non sono mai stati vicini ai colleghi in un momento così difficile. Siamo a 66 botteghe chiuse in 4 anni. Chiediamo all'amministrazione comunale intanto che rafforzino queste luminarie perché siamo veramente al buio. Non mettendo le luminarie alte tra l'altro questo problema si è accentuato particolarmente". Il presidente del centro commerciale naturale "Centro Storico" Vincenzo D'Oca ha sottolineato come quello delle luminarie sia solo l'ultimo dei tanti disagi lamentati dai commercianti. "Il centro commerciale naturale si è occupato di tantissimi problemi. Sicuramente – spiega Vincenzo D'Oca – questo sit-in non è relativo solo all'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso che è quella dell'illuminazione ma è legato a temi molti più importanti: la riqualificazione del quartiere Provvidenza che non è mai decollata, i problemi relativi alla Cmc che riguardano tutto il territorio, tema sul quale vorremmo collaborare con l'amministrazione comunale per cercare insieme di risolvere, di andare incontro sia al completamento dell'opera sia per il pagamento degli stipendi e materie prime. Ma poi ci sono tantissimi altri temi. Questo centro storico che non è mai decollato come si pensava e sperava. Il nostro obiettivo rimane quello di ricucire il rapporto tra noi e l'amministrazione comunale in maniera tale da cercare di avere un futuro migliore. Quindi non è mai stata una lotta contro l'amministrazione comunale. Cerchiamo di non fare andare altrove la gente, cerchiamo di non far più emigrare nessuno, di tenerci stretti i giovani, cerchiamo di collaborare. L'unica speranza per il futuro è quella della collaborazione, io non riesco a vederne altre. Il tema delle vendite natalizie non è il tema principale ma sicuramente è l'assenza di collaborazione, di programmazione, di pubblicità. Tutti temi che proponiamo già dal 2015".