Contro il decreto sicurezza del Governo la Regione Toscana farà ricorso alla Corte Costituzionale, con una delibera che sarà approvata nella seduta di Giunta di lunedì prossimo. Lo annuncia in una nota il presidente Toscana Enrico Rossi, confermando il pieno sostegno alla protesta dei sindaci che, dice, "fanno bene a ribellarsi ad una legge disumana che mette sulla strada, allo sbando, decine di migliaia di persone che così diventano facile preda dello sfruttamento brutale e della criminalità organizzata, aumentando l'insicurezza".
Già ieri il presidente della regione Piemonte aveva annunciato che si stava valutando un ricorso contro la legge. "Non possiamo stare a guardare come se non stesse accadendo nulla. Stiamo dunque valutando se esistono i fondamenti giuridici per un ricorso della Regione, direttamente o come tramite dei Comuni, alla Corte Costituzionale. Se ci sono le condizioni giuridiche, non perderemo tempo", ha affermato Chiamparino, aggiungendo: "Le forti critiche che emergono in tutto il Paese – continua Chiamparino – sono le stesse che avevo avanzato in un recente incontro con i sindaci e i responsabili Sprar del Piemonte".
Intanto la Questura di Palermo smentisce la presenza di agenti della Digos all'Anagrafe di Palermo. "La notizia di una asserita presenza di personale della Digos di Palermo presso l'Ufficio Anagrafe del Comune – si legge nel comunicato – per assumere informazioni sulle procedure sui richiedenti asilo politico" è "destituita di ogni fondamento": "nessun dipendente della locale Digos ha fatto accesso negli uffici comunali". (ANSA)