Qualcuno si chiede cosa avrebbe detto la stampa della manifestazione promossa questa mattina da Caltanissetta Antirazzista in corso Umberto. Se è vero che le persone scese in piazza non erano migliaia è anche vero che chi manifestava non lo ha fatto per interessi personali e individualistici ma per un valore più alto, che è quello della giustizia e della non discriminazione. Sul decreto sicurezza, decreto contro il quale si manifestava stamattina, si è detto tanto. L'Italia si trova spaccata tra chi riconosce nella nuova normativa misure che tutelano meglio e in maniera più efficace la sicurezza degli italiani e chi, invece, ritiene che con l'applicazione del decreto si tolgano i diritti agli immigrati rendendoli ancora più vulnerabili e facile preda della criminalità. E così in piazza sono scesi questa mattina coloro che hanno l'unico interesse di non vedere discriminato il più debole. Non erano in tanti? E' vero. Ma se pensiamo che il nostro è ormai un paese dove chi contesta lo fa soltanto da dietro una tastiera, e anche con particolare veemenza, allora forse quelli che scendono a manifestare per i diritti di uno o di tanti, non ci devono sembrare pochi. Ci devono solo sembrare i veri coraggiosi. Quelli che non hanno paura della pioggia, del maltempo, o ancora dello scherno da parte di altri gruppi di cittadini che non la pensano come loro. Ancora più coraggioso appare chi sceglie di scendere in piazza a favore degli ultimi, di coloro dai quali non riceveranno mai nulla in cambio. Scelta peraltro che in tempi come questi appare anche piuttosto impopolare. E allora chi manifestava questa mattina non avrà vinto il premio quantità. Ma il premio coraggio, quello sì. Rita Cinardi