L’unica strada per contrastare il racket delle estorsioni è quella della denuncia. E’ l’ennesimo appello lanciato dall’associazione antiracket di Gela “Gaetano Giordano”, presieduta da Renzo Caponetti. Il fenomeno è stato al centro di convegno che si è svolto nella sede dell’associazione antiracket di Gela e al quale hanno preso parte – fra gli altri – il comandante provinciale dei carabinieri di Caltanissetta Baldassarre Daidone e il comandante del reparto territoriale di Gela, Antonio De Rosa. “Il Comandante Provinciale Daidone Baldassare ha sottolineato – si legge in una nota a firma del presidente Caponetti – i grandi passi avanti fatti in questi anni sul fronte del contrasto alle mafie e quindi ha invitato i presenti a stare in guardia rispetto alla scarcerazione, per fine pena, di alcuni esponenti di spicco della criminalità organizzata. Il Tenente Colonnello Antonio De Rosa ha invece sottolineato l’importanza dell’impegno sul fronte culturale. In particolare ha voluto rimarcare il fatto che nel nostro territorio sussiste ancora il 20% di dispersione scolastica, in relazione al conseguente facile assoldamento da parte delle consorterie mafiose dei ragazzi irresponsabilmente sottratti alla scolarità. Corale, da parte dei relatori –fra cui il sottoscritto (che ha fatto anche da moderatore)- , è stato l’invito a voler perseverare sulla strada della collaborazione con le Forze dell’Ordine, quale cuore e nucleo delle nostre attività. Unanime è stato il dissenso espresso riguardo ad una possibile militarizzazione della città -in questi giorni invocata da alcune parti, verosimilmente sulla base di una certa emotività-: tutti i relatori hanno convenuto sul fatto che non servirebbe a nulla rispetto alle sporadiche contingenze della città, comunque non più inquadrabili nell’ambito delle attività di una rete criminale organizzata. In ogni caso –ha sottolineato il Colonnello Daidone sulla base di intercettazioni registrate nell’entroterra palermitano per i mafiosi, e per i loro affari, la presenza dell’Esercito nel territorio non costituisce alcun problema. 2 Assai significativo è stato anche l’intervento del nostro legale, Avv. Giuseppe Panebianco, il quale ha voluto sottolineare l’ampliamento del bacino di operatività della nostra Associazione, oramai attiva su tutto il territorio nazionale. Importante in tal senso è stato il riferimento formulato dal sottoscritto alle recenti operazioni svolte a Roma (foriera di una nostra importante ed assai significativa costituzione come parte civile) e ad Alassio, con la quale è stato inferto un durissimo colpo ad una rete organizzata dedita al malaffare in Liguria, culminata con l’arresto di personaggi di primissimo piano del jetset nazionale, fra i quali il noto imprenditore Pier Paolo Pizzimbone. Particolarmente emozionante è stata, tra le altre, infine, la testimonianza di Giuseppe Busso -nostro Associato, vittima, appunto, dei fatti di Alassio- il quale, dopo aver ringraziato il sottoscritto per il supporto concreto ricevuto, ha sottolineato che, l’Esercito più efficace sul versante del contrasto alle mafie è quello costituito dall’unione delle vittime: “l’Esercito siamo noi”, ha concluso l’imprenditore”.
Gela, lotta al racket: l'unica strada per non piegarsi è quella della denuncia
Seguonews
Lascia un commento
Lascia un commento
Ultime news
//
We influence 20 million users and is the number one business and technology news network on the planet
Sign Up for Our Newsletter
Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!
[mc4wp_form id=”847″]