Scattano le prime proteste per la perdurante chiusura del cimitero all’accesso delle auto. Per chi era abituato ad entrare in auto all’interno del camposanto due giorni la settimana – scrive Stefano Gallo sul Giornale di Sicilia – vedersi negata questa opportunità sta diventando un problema anche perché quasi tutto ignorano il servizio alternativo offerto dalla Scat.
Tutti insomma vogliono usare il mezzo proprio e girare fra i vialetti, fermarsi davanti le tombe. Deporre un fiore, creando come è avvenuto nel periodo natalizio ingorghi in un luogo dove dovrebbe regnare il silenzio e il rispetto. Il Comune dopo una prima chiusura di dieci giorni, ha prolungato anche il blocco delle auto al camposanto senza però specificare la durata.
E i nisseni ancora ignari di questo secondo provvedimento si sono recati agli «Angeli» per poi essere costretti a lasciare il mezzo nel grande piazzale antistante l’ingresso principale e quindi proseguire a piedi. Le proteste però non si sono fatte attendere.