“La Lega, in Sicilia, sta rispecchiando pienamente i programmi e il dettato etico del progetto di Matteo Salvini. E’ a lui che l'intera struttura guarda come responsabile e guida politica”. Queste le parole dei referenti siciliani della Lega, Igor Gelarda e Fabio Cantarella, a cui si associano tutti gli altri responsabili territoriali nell’Isola, prendendo le distanze da alcuni contestatori gelesi.
Il messaggio a Leone Venticinque e Antonio Giudice arriva forte e chiaro. “Esiste un codice etico che deve essere rispettato – precisa il senatore Stefano Candiani – e chi non è in regola è fuori dalla Lega, così come tutti quelli che hanno provato ad iscriversi solo per tornaconto personale o per creare scompiglio. Le reazioni scomposte di qualche scontento, che anziché rimboccarsi le maniche e lavorare per il territorio rivendica poltrone, confermano la necessità e la correttezza delle scelte fatte: c’è gente che attacca la Lega qualificandosi come militante o leghista, ma che in realtà millanta”.
“In Sicilia – afferma Candiani – abbiamo intrapreso un percorso ben preciso che è cominciato con l’apertura di circoli, aggregando persone oneste e capaci, per poi costituire una dirigenza preparata e coraggiosa, che a livello locale ha preso in mano il partito e lo sta facendo crescere, nonostante tutte le difficoltà del caso. Con le loro esternazioni – conclude Candiani – questi millantatori non hanno solo offeso i propri concittadini, ma un intero partito tentando di metterne in discussione la serietà e la correttezza. Non sono queste le persone di cui la Lega ha bisogno. Felice di dare invece ai siciliani onesti la certezza di un partito fatto da persone leali e serie”.