Pubblicato il: 17/01/2019 alle 22:06
La procura di Caltanissetta aveva chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sull’appuntato della Guardia di finanza Carlo Pulici e sull’attuale procuratore generale di Firenze Marcello Viola: erano finiti indagati a Caltanissetta per un sms in cui parlavano dello scambio di una pen drive con atti riservati sull’indagine Messina Denaro. All’epoca, Pulici era l’assistente del procuratore aggiunto Teresa Principato, che coordinava l’inchiesta sul superlatitante. Viola era invece il procuratore di Trapani. Il gup di Caltanissetta ha rigettato la richiesta di archiviazione della procura nissena, imponendo l’imputazione coatta.
Intanto, è stata indagata anche Teresa Principato. Il 9 ottobre 2017, venne ascoltata come persona informata sui fatti dal pm Pasquale Pacifico e al termine dell’interrogatorio telefonò al suo ex collaboratore. Adesso, pure lei è indagata per rivelazione di notizie riservate nei confronti dell’appuntato: la magistrata, oggi in servizio alla procura nazionale antimafia, ha chiesto di essere giudicata con il rito abbreviato, condizionato alla sua audizione. E' assistita dagli avvocati Nino Caleca e Giuseppe Butera. (Repubblica.it)