Pubblicato il: 18/01/2019 alle 11:18
Non vi sarà più alcuna tolleranza sulla non ottemperanza alle disposizioni relative al pronto soccorso e al ruolo dei reparti che il direttore generale dell'Asp, Alessandro Caltagirone, aveva emanato al fine di abbattere i tempi di attesa, evitare gli accessi impropri e alleggerire il carico di lavoro su medici e infermieri del reparto di emergenza. Pochi giorni fa il pronto soccorso era stato protagonista di un nuovo stato di emergenza con decine di pazienti in attesa e ambulanze ferme. A tal proposito il manager, che su questo continua ad essere fermo, ha emanato una nuova direttiva. In relazione al sovraffollamento dello scorso 15 gennaio – si legge nella disposizione emanata da Alessandro Caltagirone e dal direttore sanitario Marcella Santino – emerge che la criticità è addebitabile alla non piena osservazione della precedente disposizione del 21 dicembre". Il direttore generale Caltagirone fa sapere che "non saranno tollerati nuovi disservizi dovuti alla inosservanza della disposizione e che la mancata ottemperanza sarà oggetto di valutazione in ambito di raggiungimento degli obiettivi". Le novità sostanziali della precedente direttiva riguardavano i reparti. I medici che dovranno scendere in pronto soccorso per effettuare le consulenze specialistiche dovranno farlo in maniera rapida, ovvero entro un’ora dalla richiesta del medico di pronto soccorso. La permanenza nella sala di “attesa assistita” dei pazienti non dovrà durare più di 90 minuti dalla valutazione medica finale (comprensiva dell’ultima consulenza o del referto diagnostico). Altra novità riguarda i bd manager ovvero coloro che dovranno occuparsi della gestione dei posti letto. Il ruolo è stato affidato ai medici Benedetto Trobia e Valeria Cannizzo. Il primo se ne occuperà per quanto riguarda il Sant'Elia, la seconda per il Vittorio Emanuele di Gela. Ogni sera entro le 20 dovrà essere comunicato dal medico di reparto il numero di posti letto che saranno liberati a partire dall’indomani mattina a seguito delle dimissioni che saranno effettuate. Comunicazione che dovrà essere fatta anche ai familiari del paziente. Qualora lo stato di salute di quest’ultimo non dovesse consentire le dimissioni, così come previsto, il medico di turno dovrà comunicare al “Bed Manager” entro le 9 la rettifica del numero dei posti letto. Tutte le dimissioni dei pazienti da parte dei reparti con posti letto deve avvenire entro le 10 del mattino. Una volta definita la situazione complessiva il paziente di pronto soccorso viene destinato al reparto idoneo. Qualora il posto in reparto non fosse disponibile il paziente ha precedenza nel ricovero sul primo posto che si libererà e, in questo caso, sarà appoggiato in una struttura omogenea. Lo stesso avrà la precedenza assoluta non appena si renderà disponibile il posto letto nel reparto di destinazione. E infine l’Obi, la cosiddetta Osservazione Breve e Intensiva. Non più ricoveri che andranno oltre le 24 ore. Il reparto tornerà alla funzione originaria in linea con le indicazioni delle società scientifiche. Superate le 24 ore, infatti, il paziente ricoverato in Obi dovrà essere ricoverato in altro reparto oppure dimesso. "Il livello di attenzione sulla questione pronto soccorso – ha detto il manager Caltagirone – non è calato ma continuo a monitorare costantemente la situazione e a seguirla da vicino. Quando mi è stata segnalata l'ennesima emergenza in pronto soccorso ho subito richiamato tempestivamente alle disposizioni mediante una nuova circolare che non potrà più essere in alcun modo disattesa". (Nella foto un recente sopralluogo in pronto soccoso da parte del manager Alessandro Caltagirone, il direttore sanitario Marcella Santino e il direttore di presidio Raffaele Elia)