Pubblicato il: 18/01/2019 alle 20:13
Non solo subivano violenze fisiche e verbali, ma erano anche educati ad applicare, fra di loro, la legge del 'taglione': "In alcune occasioni, le maestre esortavano i bambini a farsi giustizia da soli, incitandoli alla violenza nei confronti dei compagni di scuola". E' la "situazione allarmante" emersa dalle indagini sui maltrattamenti all'asilo condotte dalla polizia di Isernia, anche attraverso intercettazioni video-ambientali nella scuola. Maltrattamenti che hanno portato alla sospensione dal servizio di due maestre di una scuola di infanzia statale, di un paese nella provincia di Isernia. Due maestre, di 49 e 58 anni, colpevoli di circa "150 episodi di violenza", fa sapere una nota congiunta della polizia e della procura di Isernia.
Le indagini coordinate dal procuratore della Repubblica Carlo Fucci, dirette dal sostituto Maria Carmela Andricciola e condotte dalla squadra mobile della Questura di Isernia, sono partite dalla denuncia presentata da parte di alcune mamme che avevano notato comportamenti anomali dei figli di due e tre anni. I bimbi spesso rientravano a casa lamentando alcuni atti di violenza subiti in classe.
I bambini venivano strattonati e colpiti in testa, aggrediti verbalmente con espressioni del genere: "Appiccicalo con la testa vicino al muro…, tiragli i capelli più forte… così capisce..; ti faccio nero, nero; ti spezzo le mani; ti spezzo tutte le dita delle mani". Questa la situazione choc emersa dai video della polizia. "Ti faccio uscire il sangue così te lo ricordi; se metti il pennello là sopra.. sei morto; sei un animale", così gridavano ai piccoli le due maestre.