Il tavolo unitario composto da sindacati, imprese, comitati di quartiere e sindaci ha indetto per sabato 2 febbraio una manifestazione a Caltanissetta per denunciare lo stato di calamità sociale ed economica causato dal blocco dei lavori per il raddoppio della Ss640. La manifestazione si realizzerà attraverso un corteo con partenza in prossimità della galleria Sant'Elia sulla Ss640, all'ingresso della città, e sfilerà lungo le vie del capoluogo per concludersi in piazza Garibaldi. Il concentramento per il raduno dei partecipanti è previsto alle 9,30. Maggiori dettagli sul percorso e sull'organizzazione saranno comunque resi noti nei prossimi giorni.
“Le riunioni e le interlocuzioni avvenute in questi giorni a livello regionale e nazionale su diversi tavoli ci confermano che le istanze relative al blocco dei cantieri sono eterogenee ma tutte legate al completamento di un'opera infrastrutturale di fondamentale importanza per la Sicilia. Soltanto una mobilitazione unitaria che tenga insieme gli interessi legittimi di cittadini, imprese, lavoratori e istituzioni locali, può rappresentare la reale portata del problema e sollecitare le giuste soluzioni”, afferma il sindaco di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo. Il primo cittadino nisseno ha informato il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, affinché l'invito alla partecipazione con fascia tricolore e gonfalone, oltreché ai sindaci del nisseno sia esteso ai colleghi dei comuni dell'agrigentino a vario titolo coinvolti dalla realizzazione dell'opera. Sabato scorso più di trenta sindaci delle due province hanno siglato un documento per chiedere un incontro urgente al ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli. Alla riunione convocata lunedì 21 gennaio al municipio di Caltanissetta per deliberare data e modalità della manifestazione, erano presenti il sindaco di Caltanissetta, i rappresentanti dei comitati di quartiere, i sindacati di categoria Fillea, Filca e Feneal di Cgil, Cisl e Uil, il comitato degli imprenditori creditori del contraente generale. Alla manifestazione sono stati invitati a partecipare tra gli altri il Governo regionale, la deputazione regionale e nazionale dei territori interessati, i rappresentanti degli ordini professionali, il mondo della scuola e le parrocchie, il terzo settore e le organizzazioni di categoria delle imprese.
Una manifestazione unitaria e pacifica per chiedere la ripresa dei lavori, il completamento dell’opera con l’impiego delle maestranze, il pagamento dei fornitori per evitare il default delle aziende creditrici e la realizzazione delle opere di compensazione. Sindacati, imprese e comitati di quartiere hanno sottolineato che la manifestazione non avrà nessun colore politico.
Con il coinvolgimento dei sindaci delle province di Caltanissetta e Agrigento, la manifestazione porterà in piazza anche le istanze dei territori interessati dallo stop dei lavori sulle strade statali Ss189 Agrigento-Palermo e Ss121.