Pubblicato il: 23/01/2019 alle 19:33
La DIA di Caltanissetta ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale, su proposta del Direttore della DIA, nei confronti di FORNO Ettore, 51enne di Enna, che, pur non inserito in alcuna associazione criminale organizzata, risulta gravato da precedenti penali che ne caratterizzano complessivamente l’elevata pericolosità sociale (reati di truffa, evasione fiscale e, soprattutto usura).
L’attività è scaturita da un’indagine del 2010 avviata dal Centro Operativo DIA di Caltanissetta, unitamente alla Compagnia dei Carabinieri di Enna, delegata dalla D.D.A., basata principalmente sulla sproporzione tra il suo elevato tenore di vita e il consistente patrimonio immobiliare posseduto rispetto agli esigui redditi fiscalmente dichiarati.
Le attività tecniche di intercettazione, l’analisi della voluminosa e complessa documentazione acquisita a seguito di perquisizioni effettuate presso uffici pubblici, aziende private e banche, sono risultate determinanti per accertare le condotte illecite ed il complessivo disegno criminoso posto in essere dal FORNO, facendo emergere, altresì, la fitta rete di complicità di cui godeva nell’ambito della criminalità ennese.
Nello specifico, sono state accertate specifiche responsabilità penali nei riguardi di un Direttore di un’azienda bancaria operante a Leonforte (EN), il quale risulta aver informato il FORNO degli accertamenti bancari all’epoca eseguiti dalla DIA, omettendo, inoltre, di segnalarne le ingenti movimentazioni bancarie di evidente origine delittuosa all’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia.
L’odierno sequestro, il cui valore complessivo supera i 7 milioni e mezzo di euro, ha interessato 12 società e una ditta individuale, con sede nella provincia di Enna, operanti nei settori dell’estrazione di inerti e della produzione di calcestruzzo, della costruzione di edifici residenziali, del commercio di apparecchiature telefoniche, della gestione di sale giochi e della ristorazione. Tra le attività oggetto del provvedimento risultano un rinomato bar-ristorante situato all’interno del centro commerciale “outlet” di Dittaino e una lussuosa struttura agroturistica sita nel comune di Assoro (nelle foto). Inoltre, sono stati sequestrati anche 19 beni immobili (fabbricati e terreni), tra i quali spicca una lussuosa villa con piscina a Nissoria (EN) e numerosi terreni di rilevante valore economico situati nell’area commerciale di Catania, nonché numerosi rapporti bancari.