Pubblicato il: 06/02/2015 alle 11:48
E’ tornato al Museo Diocesano di Caltanissetta la preziosa pianeta del XVIII secolo proveniente dalla chiesa madre di Serradifalco. Il restauro, curato da Tiziana Iozzia, titolare di un laboratorio specializzato nel restauro dei tessuti antichi a Ragusa, è stato costantemente supervisionato dalla Sezione Storico Artistica della Soprintendenza BB.CC.AA. di Caltanissetta.
Nel museo nisseno i visitatori dunque potranno apprezzare l’antico splendore del parato interamente ricamato a motivi floreali con grani di corallo e filato in oro che si conferma, ancora una volta, come uno dei pezzi di maggior rilievo artistico del Museo.
Il parato è un esempio dell’eccezionale livello raggiunto dall’arte del ricamo in Sicilia tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento, e di uno dei suoi aspetti più appariscenti, l’inserimento del prezioso corallo messinese e trapanese nei più pregevoli manufatti isolani. Per questo ricamo in particolare, l’attribuzione a maestranze dell’area messinese è provata non solo da evidenti richiami stilistici, ma anche dai preziosi e numerosi grani di corallo di quella straordinaria nuance rosa arancio tipica dei giacimenti corallini di Messina. Il completo liturgico, costituito da pianeta, stola, manipolo e borsa, è citato in un inventario degli oggetti sacri della chiesa madre di Serradifalco del 1733, e fu probabilmente donato dal duca Francesco Lo Faso in occasione della ricostruzione del tempio, avvenuta ad inizio del XVIII secolo.