Pubblicato il: 20/02/2019 alle 14:29
"Non ho mai ricevuto somme di denaro dall'avvocato Gaetano Cappellano Seminara. È vero che il 30 giugno 2015, intorno alle 22, è salito a casa mia, ma soltanto per farmi firmare delle carte perché c'era un'urgenza legata al nostro lavoro. È stato rimarcato il fatto che era venuto con un trolley, ma francamente per 20mila euro non serve un trolley..", dichiara Silvana Saguto nel descrivere i rapporti con il legale, anche lui imputato a Caltanissetta. "Gaetano Cappellano Seminara era il più quotato – ha spiegato motivando la sua scelta – perché, al di là delle sue doti, all'interno del suo studio aveva figure professionali come ingegneri, contabili, architetti e agronomi. Sapeva anche gestire diversi tipi di situazioni, come nel caso di un'impresa che impiegava 430 portuali, comprese persone che avevano familiari vicini a famiglie mafiose. Cappellano certamente non si azzuffava con i portuali, ma nemmeno li faceva comandare. Era anche bravo a trovare le commesse – ha aggiunto – perché se le navi non attraccavano a Palermo questi non lavoravano. C'erano anche i sindacalisti con cui parlare, che arrivavano sempre dopo che i mafiosi uscivano dalle aziende, mai prima". (Ansa)