Gela cambia vita dopo 60 anni di economia petrodipendente. Mentre la raffineria non lavora più greggio e produce biocarburanti, i giacimenti vanno verso il metano: con un investimento da 1,8 miliardi, Eni ed Edison stanno avviando i programmi per sfruttare i giacimenti di gas dell’Offshore Ibleo al largo del Canale di Sicilia. Dalla
piattaforma Prezioso sta partendo il grande investimento per sfruttare i giacimenti colossali di metano fra i 15 e i 40 chilometri al largo verso la Tunisia e la Libia – scrive il Sole 24 Ore – sotto centinaia di metri di roccia sul fondo del Canale di Sicilia, nascosti sotto i nomi dall’eleganza tolemaica di Argo e Cassiopea. I giacimenti saranno sviluppati dall’Eni (60%) e dall’Edison (40%). Stime di riserve di gas: 11,8 miliardi di metri cubi tra il campo Argo (più di 2,6 miliardi di metri cubi), Cassiopea (oltre 7,5) e il più piccolo ma vietato giacimento Panda (più di 1,6 miliardi di metri cubi di metano non perforabili). (ANSA).
Gela, l'Eni punta sul metano: pronto a partire un investimento per lo sfruttamento di due giacimenti
Lascia un commento
Lascia un commento