“Ora è l’ora”. Questo lo slogan scelto da Michele Giarratana, candidato del centrodestra per presentare ufficialmente, all’hotel San Michele, la sua candidatura per l’ambita poltrona di sindaco. Uno slogan scelto non a caso. “E’ l’ora – ha detto – del cambiamento, della meritocrazia, del riscatto. Bisogna puntare sulla qualità e questa è l’ora affinchè la nostra città abbia una speranza di riscatto. E’ l’ora finalmente di mettere insieme il centrodestra e la sala gremita dimostra il fatto che ci si crede in questo progetto, ci crediamo noi ma anche i nostri referenti a livello regionale. Ci crediamo e ci riusciremo. Il programma elettorale non è ancora definito perché stiamo mettendo insieme ancora alcune esigenze che vengono fuori dalla coalizione ma oramai è quasi in dirittura d’arrivo. Anticipo che il primo punto è la riorganizzazione del Comune per fare in modo che la macchina comunale funzioni a pieno regime e che si possano attuare quelle attività di un Comune che funzioni e non come quello attuale che è assolutamente deficitario”. A proposito invece delle dichiarazioni rese dal candidato al consiglio comunale Arialdo Giammusso, secondo il quale sarebbe necessario distruggere tutto quello che ha fatto l’attuale amministrazione Ruvolo e che il centro storico sarà riaperto, Giarratana sostiene che Giammusso “non ha detto delle cose così esageratamente strane. Dobbiamo fare però ragionamenti seri come ripopolare il centro storico e fare un nuovo piano di mobilità. La discussione non si può limitare solo nell’aprire o chiudere una strada. Per quello basta un’ordinanza”. Giarratana invita poi a votarlo perché con lui “ci sono le condizioni politiche, perché ci possa essere una maggioranza solida, potranno essere prese decisioni coraggiose e attuare il programma. Ci sono le condizioni per far bene. La mia azione è l’azione di tutti i partiti, i movimenti. Sono fiducioso che si possa fare un buon lavoro. Sarebbe folli pensare di avere la vittoria in tasca con l’attuale legge elettorale che abbiamo tuttavia si stanno creando le condizioni per avere un buon risultato. In due mesi e mezzo possono succedere tante cose ma l’aria è quella giusta”.