Non reggono le contestazioni a carico di un piccolo esercito d’imputati chiamato in aula per una parte pericolante dello stabile in cui abitano. È caduta, in questo secondo passaggio in aula, dopo essersi opposti a un decreto penale di condanna, la responsabilità nei loro confronti.
Così ha sancito il giudice Giuseppina Figliola nei confronti di 72 imputati, tutti abitanti di un complesso residenziale in viale Sicilia, assolti perché «il fatto non sussiste». Del lungo elenco fanno parte i nomi di Giuseppe Spinelli, Sandro Cardaci, Felicia Gentile, Eleonora Gatto, Michele Italo Di Benedetto, Luigia Maria Catena Giunta, Rocco Maurizio Ballacchino, Aida Cannarozzo, Salvatore Milazzo, Alfonso Cardillo, Giuseppe Serpente, Loreta Brancato, Angela Tacito, Anna Lamendola, Anna Maria Di Benedetto, Anna Maria Rita Testaquadra, Antonino Tacito, Calogera Bevilacqua, Maria Cultrera, Calogero Gangitano, Calogero Rinaldi, Michele Vecchio, Calogero Scalia, Salvatore Quattrocchi, Carmen Leonarda Rodanò, Dario Milano, Davide Giuseppe Milano, Renata Restivo, Debora Michelina Spagnolo, Elena Ficili, Eleonora Giordano, Ermelinda Milano, Eugenio Alfonso Cardillo, Fiorella Rita Spagnolo, Franco Gangitano, Gaetano Mugavero, Gaetano Pietro Milano, Giovanni Rizzo, Giovanni Vitello, Giuseppa Canicattì, Giuseppe Cascio, Giuseppe Gangitano, Mario Zirilli, Giuseppe Rodanò, Grazia Ragusa, Licia Vaccaro, Liliana Ruisi, Linda Giuseppa Maddalena, Luigi Meli, Maria Gabriella Mirisola, Maria Lombardo, Maria Pilato, Maria Rita Mugavero, Mario Fulco, Maurizio Anzalone, Michele Gangitano, Paola Miranda Giordano, Vincenzo Progno, Pasquale Bonelli, Pietro Giuseppe Di Benedetto, Pietro Scalia, Rosa Vitale, Rosalba Panvini, Salvatore Tinnirello, Sonia Anania, Stefania Spagnolo, Salvatore Rodanò e Pasquale Amico. Non doversi procedere, poi, perché nel frattempo sono deceduti, nei confronti di Giuseppe Laurino, Riccardo Di Benedetto e Salvatore Cravotta.
Gli imputati (assistiti dagli avvocati Massimiliano Bellini, Raffaele Palermo Sergio Iacona, Michele Micalizzi,Salvi Virciglio, Maria Giambra, Daniele Osnato, Salvatore Vizzini, Marco Francesco Russo, Antonella Pecoraro, Gaetano Costa, Maria Rita Narbone, Epifania Cosentino, Claudio Ginevra e Maria Clara Bellanca) sono stati chiamati a rispondere di omissione di lavori in edifici o costruzioni.
A loro carico, in precedenza, è scattato un decreto penale di condanna che imponeva loro il pagamento di un’ammenda di 1.250 euro ciascuno. Provvedimento che hanno impugnato. Anche se allora erano stati una novantina i coinvolti nella vicenda, ma diversi hanno chiuso il conto pagando l’ammenda. La maggior parte di loro, invece, ha scelto di andare avanti. La vicenda, sotto il profilo giudiziario, ha preso le mosse dagli esiti di un’ispezione. Nella primavera del 2013, infatti, tecnici del Comune e agenti di polizia municipale hanno effettuato una verifica al portico dello stabile in questione rilevandone la pericolosità. È un lungo porticato sopra un passaggio pubblico su un marciapiede. Ma la situazione è cristallizzata da allora. (Vincenzo Falci, Giornale di Sicilia)