Pubblicato il: 28/02/2019 alle 18:32
Il presidente Nello Musumeci, come il predecessore Rosario Crocetta, non rispetta la volontà dei cittadini di Niscemi, Gela e Piazza Armerina di lasciare i Liberi Consorzi di Caltanissetta ed Enna e passare alla Città Metropolitana di Catania.
Queste tre comunità, con i referendum del 2014, si espressi chiaramente per cambiare la propria collocazione territoriale. Negli anni 2014 e 2015 i rispettivi Consigli comunali hanno deliberato due volte a maggioranza qualificata confermando la volontà popolare. La Regione Siciliana ha ritenuto efficaci le delibere consiliari dei tre Comuni con provvedimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 maggio 2015.
Nonostante l’iter previsto dalle Leggi Regionali n. 8/2014 e n. 15/2015 sia stato concluso dai Comuni di Niscemi, Gela e P. Armerina, la Giunta Regionale e l’ARS continuano a disattendere, con atteggiamento dilatorio, un proprio obbligo: quello di apportare le variazioni ai territori della Città Metropolitana di Catania e ai Liberi Consorzi di Caltanissetta ed Enna.
La Consulta NiscemiXCatania e il Comitato Liberi Consorzi Niscemi, quindi, chiedono formalmente al sindaco Massimiliano Conti di “dare incarico legale ad un costituzionalista-amministrativista, al fine di difendere, attraverso il TAR, la volontà del Comune di Niscemi di aderire alla Città Metropolitana di Catania, chiaramente e democraticamente espressa da due consigli comunali e dai cittadini unanimi con il referendum confermativo”.