Pubblicato il: 08/03/2019 alle 21:36
Quando si ha a cuore il destino di una comunità, bisogna fare delle scelte. La scelta di piùCittà, in queste settimane di riflessione, ha riguardato la compagnia con cui procedere verso le elezioni comunali nissene. Parliamo in maniera chiara di scelta, non di necessità, caso, inerzia o mancanza di alternative. Chi in città si sta occupando di questa campagna elettorale, infatti, lo sa bene: piùCittà è stata oggetto fin dall’inizio di buona considerazione da parte delle altre forze in campo e ha potuto valutare a 360° e scegliere senza fretta, senza l'assillo di titoli e foto in cronaca. Per tutto il 2018 abbiamo sviluppato una serie di iniziative di proposizione e ascolto, culminate a metà novembre nell' “Agenda del Futuro – Cluster formativo per espressioni politiche propositive”. Sono emersi qui, dai 6 tavoli di lavoro ben strutturati, promossi e aperti a tutti, gli input poi elaborati e sintetizzati nelle linee programmatiche riassunte nelle 4C di Caltanissetta: Cittadinanza, Centralità, Crescita e Concretezza (vedi, piucitta.org). Su questa base, il dialogo con tutte le forze che hanno apprezzato l’attitudine di piùCittà alla definizione delle domande giuste, quelle che alzano la palla più vicino alla rete aprendo il campo alle schiacciate vincenti, è stato innescato da subito. Abbiamo incontrato candidati sindaci determinati e, probabilmente, capaci, ma con troppi punti interrogativi sull’eterogeneità della compagine; altri che ci è parso rappresentassero interessi troppo ristretti; alcuni gruppi nati giusto per l'occasione, senza che alcuna azione, alcun risultato pregresso tangibile potesse dare forza alle loro parole; altri per i quali “civico” significa solamente fuori-dai-partiti-nazionali. In questo percorso di servizio, le domande giuste sono emerse come acqua limpida: i numeri dell'economia nissena disegnano un'inequivocabile tendenza al declino, esiste la possibilità di bloccare ed invertire questa tendenza? Bisogna predisporsi al peggio (creando “rifugi” di autoconservazione) o dare l’anima per recuperare il terreno perduto (creare valore ed opportunità di scambio)? Quali gli eventuali driver di crescita e gli interventi puntuali da selezionare? Mentre si recupera terreno, si possono creare le condizioni di contesto ideali per far vivere meglio il quotidiano a ciascun cittadino? Come riattivare la fiducia e la speranza in una città che vede perdere “pezzi” materiali e umani? Esiste la possibilità di far sentire tutti, nessuno escluso, parte attiva della comunità attraverso la valorizzazione del proprio punto di vista? Quello che abbiamo intrapreso adesso, è l’ultimo passo verso l’elaborazione delle risposte in una prospettiva complessiva, tecnica e politica. Orbene, dicevamo, la scelta dei compagni di strada è stata lunga e laboriosa, per il senso di responsabilità che sentiamo. Ma, per molti versi, naturale. Perché le risposte giuste alle domande giuste, le trovi quando incontri persone con cui parli la stessa lingua. In questo caso, la lingua che ci accomuna, nei passi che da qualche settimana stiamo facendo col gruppo nisseno del M5s, si fonda su pochi punti irrinunciabili che, innegabilmente, abbiamo già nel nostro DNA: visione, metodi di lavoro comune (tavoli tecnici permanenti), competenza, onestà, motivazione, esperienza. La prospettiva esaltante di dare vita ad una prima esperienza tra veri movimenti civici, da non confondere superficialmente o strumentalmente con le “liste civiche”, ci fa ben sperare. L’avvicinamento, la collaborazione dei due gruppi, sta già moltiplicando la capacità complessiva di fissare e raggiungere risultati validi ed è innegabile che la strada passi anche per una buona congiuntura con i livelli regionale e nazionale. Siamo convinti, infine, che questa novità, la sola concreta in ambito politico-amministrativo di questa tornata elettorale, possa attivare in tanti cittadini la voglia di non mollare, di non ritirarsi nel proprio particolare, di credere che portando un mattoncino ciascuno, ricostruiremo il nostro Castello. Potrebbe essere più bello che mai.