Pubblicato il: 03/03/2015 alle 20:27
Leandro Janni
Il Muos diventa un caso giudiziario. La sezione siciliana di Italia Nostra ha assunto una iniziativa senza precedenti, coinvolgendo le forze dell’ordine nella complessa vicenda del grande Radar statunitense realizzato nella sughereta di Niscemi. Forte della sentenza del tribunale amministrativo di palermo, che ha dato ragione al Comune di Niscemi, cancellando la “revoca della revoca” degli impianti, il presidente di Italia Nostra Sicilia, Leandro Janni, ha notificato “un atto monitorio al Ministero dell’Interno, alla Questura di Caltanissetta, al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Niscemi ed alla Stazione dei Carabinieri di Niscemi, allegando copia della Sentenza del Tar Palermo dello scorso 13 febbraio 2015.
L’iniziativa si è resa necessaria – spiegano i legali di Italia Nostra – “dopo che, lo scorso 26 febbraio, un ingente spiegamento di forze dell’ordine, composto da polizia e carabinieri, ha scortato all’interno della base di Contrada Ulmo a Niscemi un convoglio formato da militari e operai”.
“Poteva apparire una normale squadra addetta alla manutenzione degli impianti presenti nella base, ma dopo il loro ingresso è stata notata la movimentazione delle parabole del Muos”, spiega in una nota Italia Nostra. “In base alla Sentenza del Tar di Palermo, l’installazione del Muos è avvenuta in assenza delle previste autorizzazioni e concessioni. L’annullamento ha efficacia sin dall’origine e i lavori sono – di fatto – abusivi.”
“A prescindere da ogni altra conseguenza, quindi, ne deduce Italia Nostra, l’utilizzazione delle strutture del Muos, in qualsiasi forma, è da considerarsi illecita”. Da qui la necessità “di trasmettere il testo della sentenza alle forze dell’ordine”, evidenziando che “è loro preciso dovere prevenire e sanzionare il perpetrarsi di illeciti all’interno della base di Contrada Ulmo. Base ad uso esclusivo della Marina Militare Statunitense”.
Ma non è tutto, Italia Nostra sembra adombrare delle responsabilità da parte delle Forze dell’Ordine, tanto da richiedere “che vengano resi noti i nomi degli uomini che comandavano l’operazione congiunta di polizia e carabinieri dello scorso 26 febbraio 2015, se sia stato verificato e certificato l’illecito utilizzo delle parabole conseguente all’ingresso del convoglio oggetto di scorta, se si sia provveduto alla denuncia all’Autorità Giudiziaria”.
Italia Nostra, infine, chiarisce che, “la base militare di Niscemi è ad uso esclusivo della forze armate Usa e non base Nato, che è un’opera abusiva, è ritenuta pericolosa per la salute dei cittadini e per il traffico aereo, non è realizzata per la nostra difesa nazionale ed è comunque inutilizzabile – allo stato – non solo per lo stop del Tar ma anche perché sprovvista dei due satelliti previsti dal progetto”.