Pubblicato il: 16/03/2019 alle 20:01
Si è aperta con la richiesta di sospensione del processo perché Antonello Montante non avrebbe la capacità di stare in giudizio, l’udienza del processo, che si celebra con il rito abbreviato nei confronti dello stesso Montante e di altri cinque imputati. La richiesta è stata avanzata dai legali di Montante, gli avvocati Carlo Taormina e Giuseppe Panepinto.
Taormina ha anche depositato una perizia di parte che, a detta dei difensori, avrebbe attestato l’incapacità di Montante sin dall’inizio del processo che l’imputato ha chiesto si svolgesse con il rito abbreviato. Il Gup, Graziella Luparello ha rigettato le richieste della difesa compresa l’istanza di procedere ad una eventuale perizia d’ufficio, rilevando che a gennaio Montante si è rivolto alla Cassazione per chiedere la rimessione del processo.
L’udienza è proseguita con l’esame del teste chiave dell’inchiesta, Alfonso Cicero, ex presidente dell’Irsap Sicilia, principale accusatore di Montante. Cicero dopo aver risposto alle domande sull’origine dei rapporti con Montante e sulle iniziative di denuncia contro i sistemi affaristico mafiosi all’interno delle aree industriali della Sicilia, ha affrontato anche la questione dell’incontro avuto con il Colonnello della Guardia di Finanza, Gianfranco Ardizzone, al tempo in cui questi era al vertice della Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissetta. Durante l’incontro l’ufficiale della Guardia di Finanza, avrebbe riferito di aver ottenuto il trasferimento a Caltanissetta grazie proprio all’aiuto di Montante. Circostanza quest’ultima, che Ardizzone ha sempre negato.
Sempre rispondendo alle domande del giudice, Cicero ha anche riferito di aver in più occasioni, anche durante le indagini sul “Sistema Montante”, inviato link di articoli di stampa inerenti le vicende giudiziarie su Montante ed altri soggetti a diversi amici e conoscenti, al pari di come continua a fare tuttora e di come ne riceve a sua volta. La questione esplorata dal Giudice verteva, nello specifico, su taluni link che Rosalia Sanfilippo, moglie di De Angelis, aveva ricevuto e aveva inoltrato a Di Simone, e che avrebbe indotto questi ad allertare telefonicamente lo stesso De Angelis ( come risulta da intercettazioni telefoniche) per richiedergli la prova che tale inoltro alla moglie era stato effettuato proprio da Cicero sì da poter poi dimostrare a Montante che le persone come la Sanfilippo e lo stesso De Angelis fossero persone fidate e fedeli.
Il processo riprenderà il primo aprile con il controesame di Cicero. Il 4 aprile sarà invece chiamata a testimoniare Marzia Giustolisi, dirigente della squadra Mobile di Caltanissetta.