Nei guai per un furto da 80 centesimi. Così tre minorenni di Gela che sono stati condannati dal Gup del Tribunale di Caltanissetta (come riporta il quotidiano La Sicilia) alla messa alla prova per otto mesi.
I tre ragazzi (due maschi e una femmina) si sono trovati nei guai per una scommessa lanciata da uno di loro secondo il quale la chiave della Fiat Panda del proprio padre, di cui era in possesso, fungeva da passepartout e quindi era in grado di aprire tutte le auto di quel tipo. Il ragazzo vinse la scommessa perché seppure al secondo tentativo, la macchina presa di mira, in un pomeriggio di noia nel centro storico della città, si aprì davvero.
La scena però fu seguita a distanza dal proprietario che intervenne mettendo in fuga i tre giovani e denunciando l’episodio a una volante della polizia in transito nella zona. I presunti ladri furono inseguiti, bloccati e identificati. E quando il padrone della Panda dichiarò, conciliante, che dall’auto erano stati portati via “solo gli spiccioli” del porta oggetti, 80 centesimi, per i tre scattò lo stesso la denuncia per furto aggravato, anche se gli interessati hanno sempre negato di avere preso i soldi. Per quella bravata, fino a novembre dovranno dedicarsi a soggetti autistici e anziani e dimostrare, fornendo aiuto e sostegno, di avere meritato il perdono giudiziario per tornare liberi da ogni obbligo.