Pubblicato il: 05/04/2019 alle 18:16
Cade l’accusa di sottrazione di corrispondenza e di esercizio arbitrario delle proprie ragioni per un nisseno di 36 anni. Il Tribunale di Caltanissetta in composizione monocratica, presieduto dal giudice Giuseppina Figliola, ha assolto C.M. dall’accusa di sottrazione di corrispondenza e di esercizio arbitrario delle proprie ragioni. C.M. era stato citato a giudizio a seguito della denuncia di Doumbia Adama, cittadino avoriano.
Quest’ultimo aveva avuto in locazione un immobile dall’imputato e dopo diversi mesi di morosità si era allontanato da Caltanissetta senza dare più notizie di sè e senza corrispondere le relative pigioni. A Seguito di diverse segnalazioni l’imputato era venuto a conoscenza che la sua abitazione era divenuta meta di diversi extracomunitari che utilizzavano la stessa arbitrariamente tanto che la serratura della porta risultava danneggiata.
Con l’intervento dei Carabinieri l’imputato ha accertato il danneggiamento ed aspettato l’inquilino che, al suo ritorno anziché pagare i mesi di morosità ha inteso denunciare il proprietario.
Il Pubblico Ministero, Dott.ssa Termini, ha chiesto la condanna dell’imputato a mesi 8 di reclusione ed €. 500,00 di multa. Il Tribunale ha dato seguito alle richieste del difensore dell’imputato, C.M., Avvocato Calogero Buscarino, che ha chiesto l’assoluzione dello stesso perché il fatto non sussiste.