Pubblicato il: 09/04/2019 alle 17:58
Oggi in Italia chi vuole fare impresa e libera iniziativa avviando nuove attività commerciali o artigianali deve versare ogni anno all’INPS i contributi minimali, indipendentemente dal fatturato che realizzerà. Si tratta di circa 3.000 euro annui, cifra calcolata su un’ipotesi di reddito minimo di € 15.710,00 per l’anno 2018 che, secondo lo Stato italiano, ogni attività commerciale o artigianale dovrebbe certamente portare a casa in un anno. Ma, com’è tristemente noto, così non è e il contributo minimale rischia di diventare un ostacolo alla nascita e allo sviluppo della libertà di iniziativa economica costituzionalmente tutelata. L’importo di questa aliquota contributiva, infatti, è predeterminato e non tiene conto del reale fatturato dell’attività imprenditoriale che lo deve versare, né del principio di proporzionalità reddituale. Per tale ragione, il versamento minimale INPS spaventa tanti italiani che desidererebbero avviare nuove iniziative imprenditoriali, ma che non vogliono correre il rischio di dover pagare allo Stato più di quanto potrebbero guadagnare con la nuova attività. Il contributo minimale INPS è frutto di vecchie logiche previdenziali, non più coincidenti con la realtà nella quale operano i piccoli imprenditori, i quali spesso avviano una nuova impresa nel tentativo di creare una fonte reddituale alternativa e integrativa rispetto a quella principale o che avviano nuove forme di commercio sperimentali (e-commerce) che non rispondono alle regole del commercio tradizionale. Su segnalazione di alcuni cittadini, il Codacons intende lanciare un’azione collettiva volta all’abolizione del contributo minimale INPS per rilanciare la voglia di fare impresa in Italia e di aiutare la ripresa economica del nostro Paese, anche attraverso le maggiori entrate nelle casse dello Stato che deriverebbero dall’aumento delle attività imprenditoriali. I legali del Codacons di Caltanissetta, gli avvocati Daniela Dell’Utri e Giuseppe Orlando, invitato i citadini interessati ad aderire all’iniziativa a rivolgersi all’associazione, contattando la sede nissena di Via G. Faletra n. 30 o scrivendo all’indirizzo e-mail caltanissetta@codaconsicilia.it.