Igland Bodinaku, il 28enne di origini albanesi ma residente a Gela oramai da diversi anni, accusato di aver sfregiato la sera del 5 aprile l’ex fidanzata, rimane in carcere. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Caltanissetta che ha rigettato la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali dell’indagato. L’uomo, al culmine di una lite, avrebbe impugnato un’arma da taglio e avrebbe colpito al viso la sua ex mentre stava rientrando a casa. Bodinaku, con diversi precedenti penali tra cui maltrattamenti e lesioni, dopo aver ferito la ragazza, fece perdere le proprie tracce. Dopo serrate ricerche coordinate dalla Procura, diretta da Fernando Asaro e dal sostituto Luigi Lo Valvo, la polizia lo arrestò mentre passeggiava sul lungomare Federico II di Svevia. Il 28enne, accusato di lesioni gravissime, non si rassegnava ad accettare la fine della relazione con l’ex fidanzata, una ragazza di 27 anni e dopo averla attesa sotto casa, nel quartiere “Locu Baruni”, in una stradina a ridosso della via Ettore Romagnoli, tentò di convincerla a tornare insieme. Quando si rese conto però che la donna non voleva più saperne di stare con lui, tirò fuori un’arma da taglio e la colpì al viso, sfregiandola alla guancia sinistra.
Soccorsa dai familiari e trasportata in ospedale, la ragazza venne medicata con numerosi punti di sutura perché il taglio interessò cute, sottocute e fascia muscolare della mandibola. La prognosi è di 15 giorni.