Trentuno colpevoli e tredici assolti da ogni accusa. Si è concluso oggi, dopo tre anni, il processo in primo grado per assenteismo che ha visto sul banco degli imputati ben 44 dipendenti del Comune di Caltanissetta. Le condanne, inflitte dal giudice monocratico Tiziana Mastrojeni, vanno dai 9 mesi ai 2 anni di reclusione. In 44 erano accusati di a vario titolo, di truffa e falso. E oggi solo per 13 è arrivata l’assoluzione piena. Alcuni imputati erano accusati anche di truffa alla pubblica amministrazione visto che, secondo l’accusa, alcuni di loro si erano allontanati deliberatamente dal posto di lavoro pur facendo risultare la loro presenza. Sempre secondo l’impianto accusatorio alcuni dipendenti comunali, appartenenti a diversi uffici, avevano ideato uno stratagemma per risultare in ufficio anche quando non lo erano. I presenti, infatti, avrebbero passato il badge per loro. Tutti casi documentati tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. A maggio del 2014 i carabinieri entrarono a Palazzo del Carmine per notificare gli avvisi di garanzia. Per Caltanissetta si tratta del primo processo per assenteismo al Comune.
Nel dettaglio il giudice ha inflitto 2 anni a Loredana Gambino, Michela Anna Di Marco, Giorgio Salamanca ed Elena Antonella Garofalo. Condanna di 1 anno, 7 mesi e 15 giorni a Graziella Ambrosini, Michele Consaga, Salvatore Longo, Giovanni Francesco Saverio Reina, Salvatore Iorio. Pena di 1 anno e 6 mesi a Nunzio Bennati, 1 anno e 4 mesi per Giuseppe Indorato, Michela Angela Baiomazzola, Fausto Calogero Romano e Giuseppina Campisi, 1 anno e 3 mesi per Michele Gioè, Francesco Patermo, Lucio Giannavola, Giuseppe Giuliana e Michela Lovetere, 1 anno, 1 mese e 15 giorni per Patrizia Torrisi, Marco Petrotto, Andrea Marchese e Sergio Vinicio Lo Monaco; 1 anno per Alessio Maria Buono, 9 mesi per Calogero Lupo, Francesca Rosa Silvia Fardella, Gerlando Gelfo, Mario Di Salvo, Angelo Salvatore Vella, Alessandro Terramagra e Michele Grisafi.
Assolti da ogni accusa Giuseppe Schifano, Giovanni Antonio Marchese (entrambi difesi dall’avvocato Davide Schillaci), Arcangelo Panzica (avvocato Emanuela Lopiano), Silvana Rando (avvocato Sergio Iacona), Patrizia Gelsomino (avvocato Salvatore Patrì), Stefano Barba, Gaetano Lauricella (avv. Iacona), Angelo Cartone (avv. Iacona), Michele Salvatore Fonti (avvocato Maria Teresa Consaga), Santo Filippo Falcone (avvocato Chiara Petix), Fortunato Enrico Giannone (avv. Iacona), Angelo Maira (avv. Iacona) e Giovanni Micalizzi (avvocato Michele Micalizzi).
I loro legali – gli avvocati Adriana Vella, Maria Francesca Assennato, Emanuela Lopiano, Massimo Dell'Utri, Giuseppe Panepinto, Maria Teresa Consaga, Alberto Fiore, Angelo Tornabene, Angela Marrocco, Dino Milazzo, Cristian Morgana, Massimiliano Bellini, Giuseppe Dacquì, Davide Schillaci, Adriana Marino, Manuela Micale, Paolo Lauricella, Michele Micalizzi, Giacomo Butera, Luigi Di Natale, Sergio Iacona, Calogero Buscarino, Salvatore Patrì, Vincenzo Vitello, Adriana Vella, Feliciana Ponzo, Chiara Petix, Epifania Cosentino, Maria Campo e Marco Scalabrino – avevano chiesto l’assoluzione.