Torna in libertà il 52enne gelese, Angelo Bruno Greco, accusato di aver preso parte all’omicidio di un barista, Giuseppe Failla, ucciso a Gela il 9 ottobre del 1998. Lo ha disposto, il Tribunale del Riesame di Caltanissetta che ha così accolto la richiesta avanzata dal suo legale, l’avvocato Sergio Iacona. Il Tribunale del Riesame, per Greco, ha disposto solo l’obbligo di dimora a Lipomo, in provincia di Como, dove l’uomo lavora e risiede oramai da parecchi anni. La scarcerazione, secondo quanto evidenziato dall’avvocato Iacona, è stata disposta per carenza di indizi e perché le dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia, sarebbero state piuttosto vaghe.
Insieme a Greco, i carabinieri del Ros, lo scorso 9 aprile, arrestarono Cataldo Terminio, sancataldese di 53 anni che invece rimane in carcere poiché il Riesame ha rigettato l’istanza di scarcerazione.
L'omicidio avvenne poco dopo l'apertura alle prime ore del mattino. Il cadavere crivellato di colpi di pistola era dietro il bancone e fu scoperto da avventori entrati per un caffè. Nessuno era riuscito a identificare gli autori e scoprire il movente del delitto.