Pubblicato il: 10/05/2019 alle 13:24
"Non ho mai avuto l’onore di conoscere di persona Stefano Gallo. Ho avuto invece il piacere di parlare con Lui per telefono moltissime volte. Ricordo il tono rassicurante, familiare, di un Professionista che desiderava esclusivamente assicurare il pubblico servizio dell’informazione, attingendo la notizia alla fonte e raccontarla com’era, senza orpelli, senza commenti, rendendola comprensibile a tutti.
Lo immaginavo sorridente mentre mi diceva “allora assessore, che mi racconta”, preceduto dalla richiesta “la disturbo?”. Mai anche solo il “fumus” della messa in imbarazzo, anche quando i fatti da raccontare non erano buone notizie. Il tutto si traduce in una sola parola: rispetto.
Il rispetto dei ruoli, il rispetto della correttezza dell’informazione, il rispetto della dignità. Di quest’ultima ne ha avuta molta Stefano Gallo, me lo conferma chi lo ha voluto bene. A me il rammarico di averlo solo stimato e non conosciuto di persona. Ai tanti il dovere del rispetto del servizio pubblico dell’informazione locale che Stefano Gallo ha diligentemente svolto fino a stamane, con il suo ultimo articolo ormai postumo sugli alloggi di Via Puccini. Un servizio di pubblica utilità troppo spesso dato per scontato, benché quanti dignitosamente lo assicurano, lo fanno spesso per amore, vivendo diuturne difficoltà". Andrea Milazzo