Pubblicato il: 10/05/2019 alle 22:44
Si è concluso con cinque condanne e un’assoluzione il processo nei confronti di Antonello Montante e di altri cinque imputati. Montante è stato condannato a 14 anni di reclusione. Tre anni sono stati inflitti all’ex comandante provinciale della Gdf di Caltanissetta Gianfranco Ardizzone, 4 anni per il sostituto commissario Marco De Angelis, 1 anno e 4 mesi per il questore Andrea Grassi, 6 anni e 4 mesi per il capo della security di Confindustria Diego Di Simone Perricone. Assolto invece il dirigente regionale Alessandro Ferrara. La sentenza è stata emessa dal Gup del tribunale di Caltanissetta, Graziella Luparello. L’ex leader di Confindustria Sicilia e gli altri cinque imputati, rispondevano, a vario titolo, dell’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, favoreggiamento, rivelazione di segreto d’ufficio e accesso abusivo al sistema informatico. A puntare il dito contro Montante, Alfonso Cicero, ex presidente dell’Irsap Sicilia e l’imprenditore Marco Venturi, ex assessore regionale alle Attività Produttive nel governo Lombardo.
Secondo gli inquirenti, avrebbero fatto parte – con ruoli diversi – del cosiddetto “sistema Montante”, una sorta di rete di spionaggio messa in piedi dall'ex leader di Confindustria Sicilia per ottenere informazioni relative alle indagini a suo carico.
Montante venne arrestato quasi un anno fa, il 14 maggio 2018 nell’ambito dell’operazione condotta dalla Squadra Mobile di Caltanissetta “Double Face” e coordinata dalla procura nissena. Attualmente l’ex presidente di Confindustria Sicilia, si trova agli arresti domiciliari. Nella sua villa di Serradifalco, i poliziotti scoprirono all’interno di una stanza, un archivio segreto.