Pubblicato il: 21/05/2019 alle 16:55
I giocattoli dismessi non finiranno più nel contenitore dei rifiuti indifferenziati, ma nelle mani di altri bambini. E’ lo spirito di Ri-giochiamo, attività di educazione ambientale, con un risvolto sociale, curata dalla Uno@uno differenziata nell’ambito del Festival dello sviluppo sostenibile 2019.
Il Festival dello Sviluppo Sostenibile è la più grande iniziativa italiana tesa a sensibilizzare e mobilitare cittadini e istituzioni sui temi della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile
Dal 21 maggio al 7 giugno I piccoli allievi dell’istituto Comprensivo “Santa Caterina Resuttano” di Santa Caterina Villarmosa porteranno a scuola i giocattoli che non usano più, piuttosto che buttarli nella spazzatura, in modo che possano essere destinati in dono ad altri bambini.
Basterà contrassegnare i giocattoli con l’etichetta arancione messa a disposizione dal sistema uno@uno di monitoraggio ed incentivazione della raccolta differenziata, attivo nel comune di Santa Caterina Villarmosa, e conferirli negli appositi contenitori presenti a scuola.
La Croce Rossa di Caltanissetta successivamente curerà la distribuzione presso i bambini del territorio siciliano.
Nell’ottica della riduzione dei rifiuti, del riciclo e del riuso, tutti i giocattoli consegnati saranno sottoposti a controllo e quelli non adatti ad essere donati ai piccoli destinatari naturali verranno inseriti nei diversi circuiti di riciclo.
La Uno@uno differenziata, azienda siciliana che ha messo a punto l’omonimo sistema, nelle scorse settimane ha vinto la sfida Ambiente, energia, capitale naturale della II edizione del Premio PA sostenibile. 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030”, promosso da FPA in collaborazione con ASviS (Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile).
Obiettivo del premio è scoprire e dare visibilità alle migliori iniziative nate per aiutare l’Italia, e in particolare i singoli territori, ad affrontare le tante debolezze dell’attuale modello di sviluppo, scegliendo un sentiero di crescita sostenibile da percorrere fino e oltre il 2030.