Pubblicato il: 23/05/2019 alle 19:05
Nel gennaio scorso era stato accoltellato dalla sua ex, ma adesso nei guai c’è finito lui per stalking sempre nei confronti della stessa ex compagna. Un nuovo strascico giudiziario, dunque, ma stavolta a parti invertite perché a partire dal mese prossimo sotto processo ci andrà il deliano Giuseppe Randazzo, 36 anni, per il quale la Procura ha disposto il giudizio immediato davanti al giudice monocratico Nadia Marina La Rana. Proprio per queste accuse di stalking Randazzo è stato anche arrestato e per lui è stata disposta la detenzione in carcere.
Tutto nasce proprio dall’episodio risalente al 5 gennaio scorso che lo aveva visto nelle vesti di parte offesa; infatti la sua ex, Sonia Ingaglio, sancataldese di 32 anni, venne arrestata per tentato omicidio – gli aveva sferrato una coltellata all’addome all’uscita di un locale di viale Luigi Monaco – e durante gli interrogatori raccontò di essere stata perseguitata più volte da Randazzo e di avere agito per legittima difesa, in quanto sarebbe stata aggredita anche in quell’occasione perché Randazzo, a suo dire l’aveva spintonata e le aveva messo le mani in faccia. Il suo legale, l’avvocato Massimiliano Bellini, aveva prodotto una serie di denunce e querele per stalking e i pubblici ministeri Chiara Benfante e Stefano Sallicano avevano avviato un’indagine parallela, sfociata nell’arresto di Randazzo e ora nel processo previsto a metà giugno.
Secondo gli elementi raccolti dai pm, Randazzo – difeso dall’avvocato Giuseppe Fazio – avrebbe minacciato la sua ex più volte sia al telefono che tramite social network, chiamandola anche a tarda notte al telefono, sempre per intimidirla. Non solo, ma anche uno degli amici virtuali – quindi sempre sui social – della donna sarebbe stato bersaglio di messaggi intimidatori nei quali Randazzo aveva scritto che “Sonia Ingaglio era sua e lui non la doveva toccare”. Minacciando anche di ammazzare lui e i suoi familiari. Addirittura si sarebbe presentato sotto casa di colui che vedeva come un rivale, minacciandolo di morte e sferrandogli un pugno al viso.
Intanto l’indagine che vede coinvolta Sonia Ingaglio resta aperta; il riesame aveva revocato gli arresti domiciliari a suo carico e cancellato l’accusa di tentato omicidio, derubricandola in quella di eccesso colposo di legittima difesa, ma la Procura ha presentato ricorso in Cassazione per chiedere che il reato di tentato omicidio venga confermato e nelle prossime settimane gli ermellini saranno chiamati a decidere su questo aspetto. (Vincenzo Pane – La Sicilia)