Pubblicato il: 27/05/2019 alle 11:17
Le novità nel campo della Risonanza Magnetica. E' il tema affrontato da Massimo Filippi, professore ordinario all’Università Vita-Salute de San Raffaele di Milano, questa mattina nel corso del congresso "Highlights in Neurology" organizzato dal presidente regionale della Società Italiana di Neurologia, Michele Vecchio. Filippi ha parlato di "Brain mapping Cns Disorders". "Le novità in questo campo sono tantissime – spiega Filippi – perché la Risonanza Magnetica e l'imaging in generale è utilizzata per la diagnosi, la comprensione dello sviluppo di disabilità sia cognitiva che motoria in varie patologie neurologiche, sia per monitorare l'efficacia degli interventi. Mi concentrerò soprattutto sulla Sclerosi Multipla che è una delle malattie più frequenti e più disabilitanti del giovane, e altre malattie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer che sicuramente è una patologia prevalente visto l'invecchiamento generale della popolazione, con l'idea di modellizzare il cervello come un sistema a network per capire come le varie patologie si innescano e poi successivamente si diffondono. La risonanza magnetica è sempre più raffinata, va considerata come una specie di microscopio sempre più potente, un microscopio però che ci consente di studiare il cervello durante la vita della persona. Le immagini di risonanza magnetica, che vedono tante tecniche differenti, sono una sorta di esame istopatologico in vivo per cui possiamo comprendere che tipo di alterazioni ci sono. Non solo la localizzazione, e le caratteristiche, ma anche la natura di queste lesioni cioè se c'è un infiammazione demielinizzante, infiammatoria, degenerativa e questo ovviamente è fondamentale per capire che tipo di patologia c'è, la rapidità con la quale sta evolvendo e capire se si sta intervenendo in maniera efficace o meno".