Ieri mattina mi sono premurato di chiedere un incontro con S.E. il Vescovo mons. Mario Russotto, persona con la quale, fin dal mio arrivo a Caltanissetta, mi sono in più occasioni confrontato, dialogando in modo serio e costruttivo e ragionando insieme sulle principali esigenze avvertite in ambito sanitario da questo territorio.
Stante la comune visione di intenti, da sempre emersa dai nostri confronti, ho avuto cura di chiarire la posizione e l’impegno dell’ASP, e soprattutto di illustrare i progetti in itinere, di imminente realizzazione, che stiamo portando avanti a tutela dei più deboli e di cui daremo presto comunicazione alla popolazione non appena gli stessi si concretizzeranno, e ciò in linea con il principio, condiviso anche dal S.E., di dare priorità ai fatti più che alle parole. Il vescovo è concorde nel ritenere che la mission perseguita da una azienda sanitaria – guidata da un direttore generale, che ha un ruolo di tecnico – sia quella di recepire, affrontare, risolvere i problemi, adottando soluzioni idonee ad assicurare alla comunità i servizi sanitari di cui questa necessita. Esigenze in materia sanitaria, queste, che vengono costantemente sottoposte alla mia attenzione sia dal singolo cittadino sia dalla classe politica, portavoce della collettività tutta. Ciò a testimonianza di una attenzione costante, e a più livelli, in materia di salute e benessere della popolazione. Nell'ottica del perseguimento degli obiettivi aziendali, propedeutico e assolutamente significativo è il costruttivo rapporto intrattenuto con l’assessore alla sanità, Ruggero Razza, con il quale mi pregio di essere in contatto costante al fine di portare risultati concreti per la salute dei cittadini della provincia.
Il vescovo raccoglie le istanze dei più deboli, interloquendo a tal fine anche con il comitato consultivo aziendale, ed è mia cura attivarmi per fornire agli stessi una risposta che possa soddisfare le loro esigenze. Mi preme all'uopo esternare l'importanza del ruolo rivestito dal comitato consultivo aziendale,rappresentante e voce dei pazienti più fragili. Personalmente, in questi primi mesi di insediamento, ho avuto il piacere di incontrare i rappresentanti della consulta in due circostanze, proficue e costruttive. Ricordo che, in occasione di un terzo incontro, il presidente, al fine di affrontare in maniera più specifica e dettagliata problematiche di notevole rilevanza, ha preferito conferire con me in separata sede, con l'impegno, poi, di rendere partecipi gli altri componenti, delle varie argomentazioni affrontate. Resto comunque sempre disponibile a successivi e periodici incontri.
Stiamo lavorando su più fronti, con impegno e dedizione, consapevoli di quanto vi sia da fare ma, al contempo, assolutamente fiduciosi nelle potenzialità dei nostri servizi e nelle professionalità dei nostri operatori. Lo dimostrano le attestazioni di stima e fiducia che abbiamo già ricevuto, da ultimo un neo papà ha avuto il piacere di ringraziare sia me, nella qualità, che l'unità operativa afferente al reparto di ostetricia e ginecologia, rappresentando, insieme alla neo mamma, l'emozione di essersi sentiti accolti ed assistiti in un momento così delicato e carico di emotività come quello della nascita di un figlio. Sono piccoli segnali che ci gratificano e che ci motivano nel perseguito proposito di far crescere sempre di più la fiducia dei nostri utenti.
Accoglienza e ascolto: sono le due parole che più volte sono emerse durante il confronto con il vescovo; parole che abbiamo ancora una volta condiviso, ribadendo quanto il raggiungimento dei risultati che ci siamo prefissati dipenda da una visione di responsabilità comune: senso di responsabilità che come istituzione sentiamo a pieno e che ci spinge a proseguire lungo il cammino già intrapreso.
Il manager Caltagirone incontra il vescovo: “Asp e istituzioni impegnate a valorizzare i servizi sanitari locali”
Lascia un commento
Lascia un commento