Ha riportato gravi ustioni di secondo e terzo grado sul 40 per cento del corpo un uomo di 54 anni rimasto vittima oggi pomeriggio di un grave incidente domestico nella sua abitazione di via Signorino. Secondo quanto si è appreso da una prima ricostruzione delle forze dell’ordine, l’uomo, che non si era accorto della perdita di gas dalla bombola che teneva in casa, avrebbe acceso una sigaretta per poi essere investito dallo scoppio e da una grossa fiamma partita dalla bombola. Quella che si stava consumando oggi pomeriggio in una delle storiche traverse di via Re D’Italia poteva essere una vera e propria tragedia ma per un puro caso del destino in quel momento, da quella stessa strada, stava passando un vigile del fuoco, il capo squadra Salvatore Capizzi. I fatti si sono verificati intorno alle 13. Capizzi, al quale non manca l’occhio esperto e la giusta esperienza, stava camminando con il figlio quando ha sentito la deflagrazione provenire dall’abitazione di via Signorino. Subito ha lasciato il figlio con altri passanti per precipitarsi all’interno dell’appartamento. Una volta dentro ha immediatamente preso la bombola e, dopo aver chiuso il volantino di sicurezza, l’ha portata fuori. Poi il vigile del fuoco, che nel frattempo ha allertato i colleghi, la polizia che è intervenuta con una volante e il 118, si è nuovamente precipitato all’interno dell’appartamento dal quale sentiva provenire dei lamenti. A gridare, con il corpo ricoperto da gravi ustioni, era l’unico abitante dell’appartamento. Si tratta di un 54enne pensionato, D.P., 54 anni, dimesso pochi giorni prima, il 2 giugno, dall’ospedale Sant’Elia dove era stato ricoverato al reparto di Psichiatria. Sembrerebbe che l’uomo abbia del tutto involontariamente provocato lo scoppio della bombola. Una deflagrazione così potente da mandare in frantumi i vetri dell’abitazione che, tuttavia, e nonostante il fuoco abbia invaso tutto l’ambiente non ha avuto conseguenze dal punto di vista statico. Una volta arrivati sul posto, gli operatori del 118 hanno condotto il 54enne in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia. Qui sono state diagnosticate ustioni di secondo e terzo grado, le più gravi, sul 40% del corpo. Una volta stabilizzato, l’uomo è stato trasferito al centro grandi ustionati dell’ospedale Civico di Palermo. La prognosi, rimane riservata, anche se, per fortuna, sembrerebbe che l’uomo abbia continuato a respirare autonomamente.