Prendiamo lo spunto dal caso della tonnara di Favignana, di fatto chiusa dal sottosegretario leghista Franco Manzato, per ribadire con forza che un governo a trazione leghista non ha alcun interesse a prendersi cura del Meridione d'Italia e della Sicilia in particolare.
Noi non abbiamo dimenticato gli slogan di Salvini che inneggiava all'Etna per distruggere la Sicilia, non abbiamo dimenticato che qualche onorevole leghista voleva vendere la Sicilia al migliore offerente: se i siciliani avessero buona memoria non darebbero un solo voto alla Lega di Salvini.
Ebbene, si dovevano assegnare le quote individuali per la cattura del tonno rosso tra le cinque tonnare presenti nel territorio regionale: cosa fa il sottosegretario Manzato?
Assegna alla tonnara di Favignana un tetto massimo di 14 tonnellate, una quantità irrisoria ed economicamente non sostenibile per la società “Nino Castiglione”, storica azienda trapanese cui è stato affidato l'impianto, la quale aveva investito più di 1.000.000 di Euro e assunto 50 lavoratori, oggi a spasso.
Questo non è che uno degli esempi, ma ve ne sono tanti altri che ci dimostrano come ai leghisti interessi solo il Nord.
Basti pensare al fatto che al Senato è saltata la norma salva CMC per cui i cantieri della SS 640 sono di nuovo bloccati e non sappiamo per quanto tempo resteranno ancora chiusi.
Presto le regioni del Nord si renderanno indipendenti e autonome e il gap economico ed infrastrutturale con il Sud aumenterà, le regioni ricche saranno ancora più ricche e quelle povere ancora più povere!
Eppure, presi dalla paura del diverso, dall'odio non giustificato verso chi fugge dalla miseria e dalle guerre, riusciamo a dare voti a Salvini ed eleggiamo persino deputati leghisti in parlamento.
Non siamo così ciechi da non riconsiderare criticamente la politica del PD che aveva aperto esageratamente i patri confini trasformando i nostri porti ed i nostri territori in terra di nessuno, come non siamo tanto stupidi da non capire alcune delle motivazioni che spingono gli italiani, tendenzialmente accoglienti e ospitali, ad andare persino contro il Vangelo e diventare all'improvviso inospitali se non addirittura xenofobi.
Noi cerchiamo l'equilibrio, riconosciamo la grande importanza della vita, non siamo vocati per l'odio e la paura del prossimo, riconosciamo di voler proteggere i nostri confini e rifiutiamo qualsiasi sconsiderata invasione ritenendola un problema europeo e non solo italiano.
Non possiamo comprendere e non possiamo accettare un voto siciliano alla Lega, se non come voto di protesta che però deve subito rientrare ed essere indirizzato verso uomini e partiti nuovi che, Carta Costituzionale alla mano, vedano l'Italia una, democratica e repubblicana, lontana da rigurgiti nazionalisti, inserita a pieno titolo in un’Europa della Collaborazione, della Pace e della Solidarietà fra i popoli.
Salvatore Giunta
Italia in Comune
Coordinatore cittadino