Pubblicato il: 12/06/2019 alle 10:18
La FP CGIL di Caltanissetta, in una nota a firma di Rosanna Moncada, lamenta la persistente condizione di precarietà retributiva cui sono costretti i lavoratori dipendenti presso le Cooperative sociali che prestano servizi nelle scuole. Nello specifico si tratta di 40 operatori dipendenti della Cooperativa Gaia che prestano assistenza ai bambini disabili presso le scuole primarie, elementari e medie di Caltanissetta e che non percepiscono la retribuzione dal mese di Febbraio 2019 . Come da tempo lamentato ,ci troviamo di fronte a una condizione che grava unicamente sui lavoratori che comunque e nonostante tutto espletano regolarmente un servizio ma devono aspettare mesi per percepire lo stipendio. Il problema è sempre lo stesso : ritardi dei pagamenti delle fatture da parte del Comune . Gli stessi ritardi di contro vengono riferiti a procedure amministrative lente o rallentate ,a carenze addebitabili a questo o quell'ufficio ma qualunque sia la causa , chiunque sia il Responsabile ,tutto questo puntualmente ricade esclusivamente sui lavoratori . Eppure come tutti gli altri lavoratori anche questi Operatori svolgono un regolare servizio fornendo professionalità e assistenza in un settore estremamente delicato e importante e di grande incidenza sul sociale. Non vogliamo operare discriminazioni tra i lavoratori per il lavoro che svolgono ma allo stesso tempo non possono esistere lavoratori che per ricevere lo stipendio devono attendere diversi mesi . Se è normale rendere un servizio in modo puntuale e professionale deve essere altrettanto normale far sì che questi lavoratori percepiscano in tempo le retribuzioni dovute. Le lavoratrici e i lavoratori del terzo settore attraverso la loro professionalità operano per il benessere di tutta la collettività in tantissimi settori con retribuzioni e diritti minori rispetto ai loro colleghi pubblici . Non possiamo pertanto non rappresentare il disagio di questi lavoratori e condividere lo stato di difficoltà che purtroppo sono costretti a subire ed è per queste motivazioni che già per la prossima settimana ci riserviamo di indire lo stato di agitazione con un contestuale sit-in per dare voce a questa importante settore lavorativo.