Pubblicato il: 08/07/2019 alle 15:32
Prima dell'arrivo di Montante in Confindustria si respirava un clima sereno e costruttivo. Clima che è completamente cambiato prima della sua elezione nel 2005 a presidente di Confindustira". Lo ha detto l'imprenditore Salvatore Lo Cascio, nel corso della sua deposizione nell'udienza del processo sul sistema Montante, l'ex presidente di Sicindustria condannato a 14 anni in abbreviato per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e accesso abusivo al sistema informatico. Diciassette gli imputati che hanno scelto il rito ordinario. Lo Cascio era a capo di un'associazione "Liberi imprenditori" che non appoggiò l'elezione di Montante. "Dopo la sua elezione presentai le mie dimissioni. I miei rapporti con lui – ha continuato Lo Cascio – non erano buoni da tempo, erano diventati tesi per via della mancata conclusione di una trattativa commerciale per la vendita di un macchinario. Io non condividevo le idee sue e del suo gruppo. Non volevo parlare con lui né con chi gli stava a fianco. L'elezione di Montante fu possibile grazie all'intervento dei vertici di Confindustria. Montante poteva contare sull'appoggio della maggioranza dei soci". "Al momento delle elezioni l'altro candidato Salvatore Mistretta si ritirò ritenendo di non avere i numeri sufficienti. Restava dunque un solo candidato e si doveva procedere o con votazione segreta oppure per acclamazione. Alla fine si elesse per votazione e venne eletto Montante. Mancava il mio voto". (ANSA)