Pubblicato il: 10/07/2019 alle 22:01
Nel pomeriggio a Catania sotto l'attacco del fuoco sono finiti gli stabilimenti balneari di viale Kennedy con fiamme alte e fumo denso che hanno spinto i bagnanti impauriti a lanciarsi in mare. In 180 sono stati messi in salvo grazie all’intervento di motovedette e gommoni di capitaneria di porto, guardia di finanza, vigili del fuoco, polizia e carabinieri. Tra loro anche una sessantina di bambini, compresi 15 ragazzini della colonia estiva Don Bosco. Tutti al sicuro, ma le fiamme hanno distrutto tre lidi: quasi interamente il Lido Europa, in parte il lido Etna e la colonia in stato di abbandono che si trova tra questi ultimi due stabilimenti. Il fuoco ha bruciato ombrelloni e cabine, mentre altri stabilimenti hanno subito dei danni. Danneggiate decine di auto che erano posteggiate sul viale Kennedy. Cinque le persone rimaste ferite: 4 da intossicazione da fumo, compreso un vigile del fuoco ricoverato al Cannizzaro, e un bagnante che ha riportato delle fratture tuffandosi in acqua durante la "fuga"; per fortuna nessuno di loro è in gravi condizioni. Per spegnere l’incendio hanno lavorato da terra squadre dei pompieri, ma anche personale della polizia di Stato e del Comune e militari dell’esercito, con proprie autobotti, mentre in volo c'erano elicotteri dei vigili del fuoco, della forestale e della marina militare. Tutti gli interventi sono stati coordinati dalla prefettura di Catania che nel primo pomeriggio ha attivato la sala operativa. In serata la situazione è tornata sotto controllo, ma la zona è rimasta sotto osservazione. A causa del vasto incendio, l'aeroporto di Catania ha sospeso nel pomeriggio le operazioni di volo per un lasso di tempo stimato di circa 30 minuti, per permettere l'intervento dei canadair, un provvedimento che ha provocato inevitabilmente ritardi sia in partenza che in arrivo. Le operazioni di volo sono riprese alle 20,40. Secondo il sito della Sac sono sei i voli che sono stati dirottati: quattro a Palermo (due da Milano Malpensa, uno da Milano Linate e uno da Zurigo) e due a Comiso (da Bologna e Londra). (Fonte La Sicilia)