Pubblicato il: 18/07/2019 alle 08:20
Parafrasando un celebre film di Benigni, si sarebbe portati a dire che, insieme ai tre più noti grandi mali dell’isola, ovvero la siccità, l’Etna ed il traffico “tentacolare”, al novero mancava solo “l’isolamento”, cui va comunque il triste, ed isolato, primato come di uno dei più grandi mali che in assoluto affliggono il Centro Sicilia.
La causa principale di tale isolamento è certamente rappresentata dall’interruzione dei lavori sulla SS 640, ma ve ne sono altre, probabilmente mediaticamente meno eclatanti, ma comunque degne di considerazione anche perché, in una situazione “disastrata”, la somma di tanti piccoli disagi contribuisce a creare un effetto domino sulla pazienza delle popolazioni interessate, con conseguente crescente esasperazione, quando non anche rassegnazione.
Pensiamo ad esempio all’interruzione che ha subito la strada statale, prosecuzione della summenzionata S.S. 640 Caltanissetta-Agrigento, che dal capoluogo nisseno lungo la direzione Pietraperzia, conduce a Pietraperzia stessa e, poco oltre, anche a Barrafranca e che sta determinando incalcolabili disagi tanto ai numerosi pietrini che ogni giorno devono recarsi a Caltanissetta per lavoro, per motivi scolastici o per fare acquisti, ma anche ai tanti nisseni che si recano da quelle parti perché hanno comprato casa o ivi lavorano.
A Pietraperzia, ormai da qualche tempo, è sorto un comitato spontaneo che, nelle more della sistemazione del tratto franato per la quale serviranno ancora circa un paio d’anni, sta spingendo per la riapertura di una vecchia strada – Regia Trazzera – denominata Chianiole che, se asfaltata in alcuni piccoli tratti, ridurrebbe i tempi attuali di percorrenza di oltre la metà rispetto alla mezz’ora oggi necessaria sull’unico percorso alternativo.
Si ritiene che il tratto di strada statale franato, e le conseguenze dannose, non possano relegarsi ad un problema del solo Comune di Pietraperzia. Deve, per questo, diventare una questione di comprensorio che non può non riguardare anche il Comune di Caltanissetta, per le motivazioni accennate e per le ricadute economiche che subisce l’economia nissena.
Per l’autorevolezza di cui gode, anche a livello nazionale oltre che regionale, in uno alla affinità politica e partitica che la lega all’attuale amministrazione del Comune di Pietraperzia, l’Amministrazione comunale di Caltanissetta potrebbe farsi parte diligente al fine di coordinare un’azione politica volta all’apertura di un by-pass – quello che potrebbe rappresentare la strada di Contrada Chianiole – che rappresenterebbe una boccata di ossigeno per l’asfittica economia dell’entroterra siciliano, ed essere al contempo di grande sollievo per tutti coloro che giornalmente utilizzano quel tratto di strada.