Pubblicato il: 14/08/2019 alle 10:55
Il Prof. Nuccio Mulè, cultore di storia patria, ha inviato al sindaco di Gela e presidente della commissione consiliare di toponomastica di procedere alla denominazione di alcune strade a dieci personaggi di Gela oltre alla Divisione Fanteria “Livorno” e alla “Battaglia di Gela” della Seconda Guerra Mondiale; personaggi e avvenimenti che corrono il rischio di essere dimenticati dalla nostra collettività. Tale richiesta è già stata inoltrata per la prima volta nel maggio del 2018 senza nessun esito e nessuna risposta, quindi questa di oggi è la seconda volta che si propone all’Amministrazione e alla Commissione di Toponomastica del Consiglio comunale di denominare delle strade.
I nomi interessati sono quelli dell’On. Nino Occhipinti, Gaetano Di Bartolo Milana, il Ten. dell’Esercito Italiano Gaetano Casciana, il Prof. Nunzio Vicino, Giuseppe Corrao, Nicolò Di Fede, Leonardo Speziale, e i militari gelesi decorati di Medaglia d’Argento, caduti nella Seconda Guerra Mondiale, Francesco Caponetti, Francesco Villari e Giacomo Lisacchi. Tutti e dieci personaggi, per le loro azioni a favore della storia, della cultura e del sociale e per le loro azioni durante la Seconda Guerra Mondiale meritano di essere ricordati nella più remota posterità. Per ultimo si propongono anche altre due denominazioni, quelle per la “Battaglia di Gela” e per la Divisione di Fanteria “Livorno”.
In particolare, la individuazione di tali personaggi è nata da una ricerca dello scrivente che ha portato alla realizzazione di curriculi, tali da identificare delle azioni valide ed efficaci sia sotto l’aspetto culturale che su quello umano. Tali curricoli sono messi a disposizione del Sindaco e della Commissione consiliare affinchè possano valutare ed esitare positivamente la suddetta richiesta.
Pertanto, si allegano alla presente n.12 proposte di denominazione in foglio singolo, ognuna delle quali contiene una breve biografia.
Inoltre, sinteticamente qui di seguito si riportano le 12 proposte di denominazione.
Nino Occhipinti: Deputato e Assessore all’ARS (come Assessore alle Foreste demaniali e delegato all'Assessorato Agricoltura) nel 1955; consigliere comunale di Gela nelle file del PSDI; elezione a Senatore della Repubblica il 20 giugno 1976: Sottosegretario di Stato per l'Interno dal 28 marzo 1979 al 3 agosto 1979 nel V Governo Andreotti.
Gaetano Di Bartolo Milana: di idee anarchiche e socialiste fu giornalista collaboratore di testate regionali e nazionali nonché uno degli artefici del Partito Anarchico Italiano; durante il Ventennio fascista, ritenuto sovversivo e pericoloso per il regime, ebbe diverse restrizioni della sua libertà fisica, infatti, fu confinato diverse volte; nell’isola di Ponza dove conobbe I maggiori personaggi della Resistenza italiana, tra essi Sandro Pertini e Randolfo Pacciardi. Prima dello sbarco Alleato fu delegato a rappresentare a Gela il Comitato di Liberazione Nazionale.
S. Ten. Luigi Casciana: sottotenente del 76° Fanteria dell’Esercito Italiano, il 13 luglio del 1920 a Trieste ebbe l’ordine di proteggere con un drappello di soldati un gruppo di persone di minoranza etnica, alloggiate all’Hotel Balkan, da un’azione di protesta italiana guidata da un manipolo di squadristi; durante tale protesta, però, dall’edificio furono sparati diversi colpi d’arma da fuoco e lanciate alcune granate di cui alcune schegge colpirono a morte il Casciana. Il nome del Casciana compariva, assieme a quello della Medaglia d’Oro Giovanni Guccione, su una stele (eliminata nel 1953) posta sul marciapiede di Piazza San Francesco di fronte via Pisa.
Prof. Nunzio Vicino: spiccata figura di educatore nella scuola, combattente nell’ultima guerra e valente cultore e scrittore di patrie memorie, si è distinto in particolare per aver divulgato la storia della “Battaglia di Gela” oltre ad altre pubblicazioni a cui spesso si sono riferite autori a livello nazionali. Agli inizi degli anni Settanta, ricevete l’ambito Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E’ stato il primo in assoluto a denunziare le stragi americane in Sicilia.
Giuseppe Corrao: valido e raffinato scrittore è stato cantore della poesia vera, tanto che in quasi tutte le sue liriche c’è quel canto appassionato di amore puro ed intatto che lo consacra come un autentico poeta classico; inoltre, come amatore della letteratura, della storiografia locale e delle tradizioni ha lasciato molte opere anche a carattere sociale. Nel 1990 ricevete il “Premio per la Cultura” della presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nicolò Di Fede: personaggio di elevata cultura, preside del Liceo Classico di Gela, vissuto per l’affermazione della Scuola e dello studio e per l’azione formativa di essa nei confronti dei giovani alunni, studioso di Letteratura italiana e straniera e autore di diverse pubblicazioni a livello nazionale. Nella sua casa esiste una biblioteca di circa 25mila volumi, in maggioranza di Letteratura.
Leonardo Speziale: emigrato nel 1930 in Francia durante l'occupazione tedesca fece parte della Resistenza. Arrestato nel luglio del 1943, fu condannato e rinchiuso nel carcere di Fossano dove, all'indomani dell'armistizio, riuscì a fuggire. Ferito nel dicembre del 1943 dalla polizia fascista fu sottoposto a tortura. Otto mesi dopo, Speziale dopo essere evaso, riuscì a raggiungere la Val Trompia dove contribuì alla formazione della 122a Brigata Garibaldi. Rientrato in Sicilia nel dopoguerra, Speziale divenne uno dei dirigenti delle lotte politiche e sindacali condotte dal movimento operaio.
Giacomo Lisacchi: bersagliere gelese Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria che sacrificò la propria vita per la Patria nella Seconda Guerra Mondiale.
Francesco Villari: sottotenente gelese Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria che sacrificò la propria vita per la Patria nella Seconda Guerra Mondiale.
Francesco Caponetti: tenente pilota gelese Medaglia d’Argento e Medaglia di bronzo al Valor Militare alla memoria che sacrificò la propria vita per la Patria nella Seconda Guerra Mondiale.
Divisione Fanteria “Livorno”: La fanteria della Divisione «Livorno», tra luglio e agosto del 1943, si oppose con tenacia all'avanzata degli anglo-americani, combattendo a Gela, al bivio Gigliotto, nella piana di Catania e ad Adrano. Per la sua valorosa condotta, la Bandiera venne decorata con una Medaglia d'Argento al V.M.
“Battaglia di Gela”: La motivazione della denominazione di una via nasce dall’esigenza di ricordare i caduti dell’Esercito italiano nella cruenta battaglia sulla nostra pianura per difendere il patrio suolo della Sicilia e di Gela dall’invasione anglo-americana tra il 10 e il 12 luglio del 1943.