Pubblicato il: 21/08/2019 alle 16:32
L’ASSIOE (Associazione di Imprenditori ed Operatori Economici), presieduta da Salvatore Carmelo Virzì, fa proprie le riflessioni dall’Avv. Salvatore Licata su come il Governo regionale sta gestendo la perimetrazione delle Zes nel nisseno dove, ad oggi, risulta inclusa la sola area industriale di C.da Calderaro, restando invece escluse fondamentali aree come quella di San Cataldo Scalo e di Grottadacqua che rappresentano, insieme alla prima, un unico bacino produttivo che non può essere sezionato e/o parcellizzato.
Nell’area industriale di San Cataldo Scalo, ricadente interamente nel territorio di Caltanissetta, insistono tantissime attività produttive, molte delle quali tecnologicamente all’avanguardia e che esportano all’estero, che non possono essere escluse da un processo di sviluppo sulla scorta di una decisione arbitraria, priva di un criterio selettivo ben motivato.
Così come l’area di C.da Grottadacqua, in maniera del tutto naturale, rappresenta la zona di espansione del mondo produttivo proveniente, oltre che dalle città di Caltanissetta e San Cataldo, anche da territori come il Vallone ( l’area in argomento ricade nel territorio di Serradifalco), l’agrigentino nord orientale con a capo il comune di Canicattì, ed il centro della provincia nissena, rappresentata da importanti comuni quali Delia e Sommatino.
L’ASSIOE stigmatizza l’approccio utilizzato dal Governo regionale nella perimetrazione delle Zes perché, come chi si mostra debole con i forti e forte con i deboli, ha favorito le aree più ricche concedendo solamente dei contentini alle aree della Sicilia rimaste indietro sulle quali, al contrario, la Politica dovrebbe scommettere concentrando tutte le sue forze.
Piuttosto che fare un bando rivolto ai Comuni per distribuire cinque chilometri quadrati di Zes, quando più di cinquanta chilometri quadrati sono stati già individuati con una scelta politica i cui criteri non sono stati palesati, la Regione siciliana, assumendosene la responsabilità, potrebbe più coraggiosamente distribuire questi ultimi spazi disponibili alle aree più depresse della Sicilia, includendo quindi anche quelle di San Cataldo Scalo e C.da Grottadacqua.
La delicatezza e straordinaria importanza dell’argomento, che dovrebbe implicare il protagonismo dell’imprenditoria nissena, vede invece la scandalosa assenza di enti rappresentativi del settore, quale l’Irsap e la Camera di Commercio.
Dalla deputazione del territorio, di cui ad oggi vi è stato silenzio, ci si aspetta un sussulto ed una “presa in carico” della problematica.
Un segnale positivo arriva dal Sindaco di Caltanissetta il quale pubblicamente si è impegnato a portare avanti la battaglia per l’inserimento tra le aree Zes della zona industriale di San Cataldo Scalo. Un segnale di buona volontà lo attendiamo dal Sindaco di Serradifalco per C.da Grottadacqua e da tutte quelle Amministrazioni comunali che anche indirettamente sono interessate alla causa.
Noi Imprenditori ed Operatori economici, dal canto nostro, esprimiamo sin d’ora la volontà di dire la nostra e di collaborare con tutti coloro che vorranno portare avanti le istanze dell’imprenditoria e dello sviluppo del nostro territori