Pubblicato il: 01/09/2019 alle 18:25
I Commissari straordinari del Comune di San Cataldo hanno deliberato l’adozione del programma triennale del fabbisogno del personale relativo al triennio 2019/2021. Da tale delibera è possibile trarre uno spunto di riflessione che riteniamo fondamentale per comprendere le difficoltà che il nostro Comune vive e, purtroppo, vivrà nei prossimi anni. E' quanto affermano il segretario cittadino del Pd, Gabriele Amico e il vice segretario, Marco Andaloro.
Da diversi anni, ormai, vi è una volontà politica che a tutti i livelli, dal Parlamento ai Consigli Comunali, impone una massiccia riduzione dei lavoratori all’interno degli Enti Locali. Non vi sono più dipendenti che portano avanti il lavoro necessario per garantire i servizi al cittadino, ma numeri, una voce di costo da tagliare per far quadrare i conti.
Noi abbiamo una visione trasversalmente opposta. Il buon andamento dell’ente, l’efficacia e l’efficienza dei servizi forniti ai nostri concittadini, passa inevitabilmente da una buona gestione del personale. Questo è quello che abbiamo ribadito più volte, negli ultimi anni, anche con toni duri in Consiglio Comunale. Già il piano di riequilibrio, infatti, puntava sulla riduzione del personale destinato alla pensione per risparmiare. Adesso, con il dissesto finanziario, è fatto esplicito divieto di variare in aumento la spesa del personale.
È così che continua la progressiva riduzione dei dipendenti in dotazione organica che passano da 157 a 142 unità con la delibera approvata dai Commissari straordinari, con ben 16 posti vacanti alla data del 01 luglio. Inoltre, analizzando la dotazione organica appare evidente la bassissima presenza di personale inquadrato con la categoria D (solo 12 su 142), cui possono essere demandate funzioni di responsabilità, vista anche l’assenza di dirigenti.
Oltre ai limiti posti dalla normativa nazionale per gli enti in dissesto, si è aggiunta anche la legge “quota 100”, che il governo ormai decaduto ha tanto decantato, millantando nuove opportunità di lavoro per i giovani. A dirlo il nostro concittadino On. Pagano: “si apriranno tantissime opportunità di lavoro per i nostri giovani siciliani che non saranno costretti a scappare all’estero”. Ovviamente promesse che non possono essere mantenute. Così i dipendenti che giustamente hanno meritato la pensione dopo aver prestato servizio per tanti anni, non saranno sostituiti da personale nuovo e qualificato.
Il risultato della combinazione tra il dissesto finanziario e le mancate assunzioni a seguito di quota 100 è una crisi di personale senza precedenti per il Comune di San Cataldo.
Questa crisi si percepirà ogni anno di più per i prossimi anni, fino al completo risanamento dei conti dell’Ente che durerà all’incirca cinque anni, coinvolgendo anche i futuri amministratori della Città.
Noi riteniamo che una delle priorità della prossima amministrazione, dopo la fase di commissariamento, dovrà essere l’apertura di una stagione caratterizzata in primis da una riforma organica dell’apparato burocratico del Comune, con l’adeguata valorizzazione dei dipendenti che da sempre si sono spesi per il Comune, e successivamente programmare un piano di assunzioni per garantire la presenza nuova linfa al nostro Comune che rischia la paralisi. Soltanto così si potranno offrire quei servizi che i nostri concittadini richiedono a gran voce e che in questo momento rischiano di rimanere inascoltati.
Gabriele Amico – Segretario Cittadino PD
Marco Andaloro – Vice Segretario Cittadino PD