Pubblicato il: 13/09/2019 alle 16:10
Hanno fatto scena muta, davanti al gip Valentina Balbo quattro degli undici indagati nell’inchiesta dei carabinieri “Lulù”. Si tratta dei sancataldesi Michele Cordaro, 28 anni, Giovanni Riggi, 23 anni, Elia Guttadauria, 27 anni, e del canicattinese Diego Milazzo, 37 anni. Cordaro è considerato il vertice del gruppo criminale che avrebbe spacciato, nel corso del 2017, grosse quantità di cocaina e marijuana a San Cataldo. Tutti e quattro gli indagati interrogati ieri rispondono non solo di spaccio, ma anche di associazione a delinquere finalizzata allo smercio di stupefacenti. Nei prossimi giorni verranno interrogati anche i tre indagati attualmente ai domiciliari e cioè Giuseppe Torregrossa, 30 anni, Alexandru Andrei, rumeno di 25 anni, e Carlo Ristagno, 37 anni, di San Cataldo, che rispondono soltanto di singoli episodi di spaccio. Nell’inchiesta sono coinvolti anche Filippo Vullo, 43 anni, di San Cataldo, Adil Benambar, 22 anni, sancataldese, e Giuseppe Carletta, 22 anni, sancataldese, anche loro accusati solo di spaccio, ma il cui ruolo è considerato più marginale. Una cinquantina gli episodi di cessione di stupefacenti documentati dalle microcamere piazzate dai carabinieri nei pressi di un’abitazione e una sala giochi di San Cataldo. A difendere gli indagati gli avvocati Michele Ambra, Gianluca Amico, Davide Anzalone, Salvatore Baglio, Giuseppe Dacquì, Alfredo Danesi, Giuseppe Fussone, Giuseppe Riso e Salvi Virciglio