Pubblicato il: 17/09/2019 alle 22:21
A pochi giorni dall’assemblea dei soci dell’ATO Ambiente, fissata per il 20 settembre, cade un’altra tegola sulla società d’ambito: è stato infatti depositato in questi giorni il lodo arbitrale della procedura che l’ATO aveva promosso contro il Comune per chiedere il pagamento di 16 milioni di euro, a suo dire dovuti dal suo socio di maggioranza. Di contro il Comune, guidato allora da Giovanni Ruvolo, aveva promosso un’azione di responsabilità del liquidatore perché sosteneva che essa aveva gestito male la società, non portando in assemblea ben sette bilanci. Con la Giunta Gambino le azioni erano state reciprocamente abbandonate in attesa di una valutazione autonoma che il nuovo sindaco aveva ritenuto necessaria. In sede di discussione del lodo, avvenuta nel luglio scorso, la difesa del Comune aveva chiesto la condanna dell’ATO al pagamento delle spese dell’arbitrato in forza della norma del codice di procedura civile (art. 306 c.p.c.) secondo cui la parte che rinuncia all’azione deve pagare le spese alla controparte. Pare che, in quell’udienza, i legali dell’ATO non si fossero presentati. Fatto sta che il Collegio Arbitrale ha condannato l’ATO Ambiente al pagamento in favore del Comune di una somma che si aggira intorno ai 250.000 euro tra spese legali del difensore del Comune e compensi degli arbitri. Nel decidere in questo senso, il Collegio ha affermato che il liquidatore ha rinunciato all’arbitrato, nel quale chiedeva 16 milioni di euro, per fermare l’azione di responsabilità nei suoi confronti. Il debito dell’ATO Ambiente verso i suoi fornitori, quindi, si appesantisce di ulteriori 250.000 euro che, paradossalmente, se il Comune dovesse approvare i bilanci, graverebbero, per circa 125.000 euro, proprio sul Comune vincitore. Fatti che complicano una situazione già abbastanza complicata, sulla quale grava anche la voce di un’indagine penale su questo debito, come affermato da alcuni consiglieri comunali, allora in opposizione alla Giunta Ruvolo, durante una concitata seduta di consiglio comunale.