Sono stati 18 mila, spalmati su tutta la Sicilia che è diventata un unico museo diffuso. Chi preferisce salire sui campanili, chi ama le torri sull’isola, chi si mette in coda per le antiche ville, chi è amante dei siti archeologici. Il popolo de Le Vie dei Tesori si è messo in moto, armato di piantina e smartphone. E sarà difficile da fermare. Da domani, venerdì 20 settembre riaprono i luoghi e il viaggio riprende. Dieci città – Messina, Caltanissetta, Trapani e Marsala, Sambuca, Sciacca e Naro, Acireale, Siracusa e Noto – e un unico amore per il Bello. E non dimenticate i pullman Labisi da Palermo: questa domenica si potranno raggiungere Messina, Acireale, Caltanissetta, Naro e Sciacca.
Trapani è di sicuro la città (finora) più gettonata, anche se è tallonata strettamente da Caltanissetta.
Caltanissetta è agguerrita, e lo è tanto, con l’aiuto sul campo di Creative Spaces: qui si sono viste le prime code di cittadini (soprattutto) per visitare Villa Testasecca che riapre le porte soltanto per questo weekend. E che si potrà anche visitare in maniera inedita partecipando alla degustazione Planeta prevista per sabato dalle 19. Tra gli altri siti da segnalare, Villa Grazia (che l’anno scorso fece un boom di visitatori) l’ex Palazzo delle Poste con gli affreschi fascisti di Morici, la cappella di San Giuseppe dentro il Museo Diocesano, e Palazzo Benintende che vanta una bella storia comunitaria visto che è stato recuperato grazie all’impegno di tutti i suoi condomini. Ritorna anche la visita allo stabilimento Averna dove da un elisir “cappuccino” nacque l’amaro della Real Casa, donato ai visitatori in formato mignon.